martedì 21 agosto 2012

BENZINAI TRUFFATORI, VOGLIAMO LA LISTA

 Per questo tipo di evasioni sono favorevole alla pubblica gogna e la delazione.

Nel caso dei distributori, ad esempio, entrare in un pubblico elenco li penalizzerebbe due volte: una per i clienti momentaneamente persi, l'altra  quando in futuro volessero vendere la licenza: un distributore con la nomea di "ladro" avrebbe minor valore

 

BENZINAI TRUFFATORI, VOGLIAMO LA LISTA

Ho letto con disappunto che molti dei distributori di carburante sono risultati fuori legge ai controlli della Guardia di Finanza (e la notizia più stupefacente è che l' Associazione dei Distributori "minimizza"). Mi chiedo però perché tra le sanzioni previste non ci sia l' obbligo, per il distributore multato, di esporre per un certo numero di giorni un cartello leggibile nel quale sia riportato il motivo della multa somministratagli.

Questa sanzione, oltre la multa, costituirebbe il vero efficace deterrente al ripetersi della truffa; infatti, non rendendo noto agli automobilisti i nomi dei distributori "irregolari", alla fine a rimetterci sono soltanto gli automobilisti stessi. Viceversa, con un avviso esposto il gestore disonesto perderebbe clienti e non avrebbe interesse a ripetere le sue malefatte. Nessuno infatti assicura che malgrado la sanzione il gestore truffaldino alla fine non ci abbia comunque guadagnato mentre il gettito delle multe è incamerato dallo "Stato" che, per assurdo, avrebbe tutto l' interesse a fare controlli saltuari al solo scopo di "far cassa", facendosi "bello", con le sue scoperte, a spese dei soliti consumatori di carburante i quali, ignari, continuerebbero a servirsi dal solito gestore. Franco Ricca francoricca41 @gmail.com

La Repubblica ha dato il dovuto rilievo alle indagini, condotte in questi giorni dalla Guardia di Finanza, che hanno portato alla scoperta di varie frodi ai danni dei consumatori e dell' erario messe in atto da un' elevata percentuale di distributori di carburanti tra quelli sottoposti ai controlli. Non sarebbe il caso che le autorità, o, in vece loro, gli organi d' informazione, pubblicassero i nominativi dei distributori dove sono state riscontrate irregolarità? O il fine delle indagini è solo quello di recuperare le imposte evase?I consumatori potrebbero mettere in pratica il volontario boicottaggio di detti distributori, anche senza attendere l' esito di verdetti e ricorsi, magari pluriennali, dei quali, anche in passato non si è mai saputo niente. Questa dovrebbe essere a parer mio la più giusta e temuta punizione per queste frodi. Luciano Cecchi luciano.cecchi @tiscali.it

Un ministro delle Finanze di diversi anni fa, Rino Formica, propose la delazione fiscale. E cioè di segnalare al fisco un vicino di casa in odore di evasione delle imposte. Ora il fisco una volta tanto potrebbe invece informare i cittadini e contribuenti che non possono sfuggire al pagamento delle accise sui carburanti rendendo noto le liste dei distributori segnalati dalla Guardia di Finanza come non onesti sia verso il fisco stesso, sia verso i malcapitati automobilisti che si sono fermati a fare da loro il pieno. La super tocca in autostrada i due euro al litro. Non sarebbe un gesto di rispetto verso chi paga il più alto carico fiscale sui carburanti evitare che venga anche truffato non facendogli pagare cento euro per un pieno misto di benzina e acqua? Sergio Tonucci - Roma

dalle lettere alla Repubblica, 17 agosto 2012