lunedì 4 agosto 2008

quelle domande sospette per i buoni scuola

Sarebbe troppo semplice prevedere l'accertamento automatico dei redditi per tutti coloro che presentano domanda per i buoni scuola????
greg

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quelle domande sospette per i buoni scuola

Repubblica — 02 agosto 2008 pagina 36 sezione: COMMENTI
Sono dipendente di una delle Regioni del Nord Italia che concedono il contributo denominato "buono scuola". L' obiettivo di questa iniziativa è dare alle famiglie la possibilità di scegliere in quale scuola far studiare i propri figli: chi, a causa del basso reddito, dovrebbe accontentarsi di una scuola pubblica, grazie a questo contributo, potrà permettersi un istituto privato. Il mio compito consiste nel valutare i dati dei richiedenti ed escludere i non aventi diritto: possono, infatti, accedere ai buoni scuola solo le famiglie che non superino un certo reddito annuale, corrispondente più o meno a quello di un impiegato di medio livello. Qui si fanno scoperte interessanti: spesso succede che in uno stesso nucleo più figli frequentino scuole private dalle rette molto alte. A fronte di spese scolastiche così elevate, il reddito familiare dichiarato dalla maggioranza di chi presenta domanda di buono scuola lascia però a bocca aperta: non solo spesso supera di poco le spese sostenute, ma non è raro che sia addirittura zero. Ci si domanda come, una volta pagata la scuola, certe famiglie riescano a comprare da mangiare. Nella lunga lista degli assegnatari del contributo compaiono titolari di imprese private, commercianti, ristoratori, medici, avvocati e altri liberi professionisti. Ad esempio, c' è la famiglia del consulente finanziario che dichiara un totale di spese scolastiche per i figli pari a 7.580 euro l' anno, ma dichiara di percepirne soltanto 1.680 di reddito. La maggior parte di loro chiede di ricevere il pagamento del contributo tramite assegno, per non fornire i dati del proprio conto corrente. Noi impiegati abbiamo le mani legate: i controlli sulla veridicità delle dichiarazioni vengono effettuati a campione e noi non siamo autorizzati a segnalare a chi li svolge casi particolari, neanche se eclatanti. Lettera firmata