CAPITALISMO ARTISTA
PARIGI «Oggi, il vettore
dell'estetizzazione del mondo non è più l'arte, ma il consumo».
Per Gilles Lipovetsky, il trionfo del «capitalismo artista», che ha
fatto dell'estetica uno strumento essenziale della propria
espansione, sta trasformando radicalmente la società e la percezione
stessa dell'arte. Per descrivere e analizzare questo fenomeno che
ogni giorno interagisce con le nostre vite, il celebre sociologo
francese ha scritto, insieme a Jean Serroy, un vasto saggio
intitolato L'esthétisation du monde (Gallimard, pagg. 490, 23,50
euro), nel quale sottolinea il carattere ambivalente e
contraddittorio di questa ennesima metamorfosi del capitalismo,
difendendone però la forza innovativa. Per lui infatti il
capitalismo artista diffonde una crescente attenzione allo stile e
alla bellezza, facendo appello al gusto e alla sensibilità degli
individui. All' homo oeconomicus si è affiancato così l' homo
aestheticus.