venerdì 24 gennaio 2014

La Costituzione tunisina è rivoluzionaria

Per la prima volta un Paese arabo e musulmano ha iscritto nella sua nuova Carta fondamentale l'uguaglianza tra uomo e donna
di TAHAR BEN JELLOUN

In Tunisia l'albero della primavera araba ha dato ora i suoi primi frutti. Per la prima volta un Paese arabo e musulmano ha iscritto nella sua nuova Costituzione l'uguaglianza tra uomo e donna ("le cittadine e i cittadini sono uguali davanti alla legge, senza discriminazioni ") ed è anche riuscito a mettere da parte la sharia instaurando la libertà di coscienza ("lo Stato è custode della religione, garante della libertà di coscienza e di fede e del libero esercizio del culto"). Inoltre lo Stato garantisce la libertà d'espressione e vieta la tortura fisica e morale ("la tortura è un crimine imprescrittibile").

mercoledì 22 gennaio 2014

E' internet la causa dell'ignoranza

E' internet la causa dell'ignoranza

Nella sua "Bustina di Minerva" sull'ultimo "Espresso" Umberto Eco racconta un fatto al tempo stesso esilarante e preoccupante. In una trasmissione televisiva di quiz condotta da Carlo Conti erano stati scelti quattro giovani e gli erano state poste alcune domande apparentemente assai facili: in che anno Hitler fu nominato cancelliere della Germania e quando avvenne l'incontro di Benito Mussolini con Ezra Pound. La faci­lità delle domande consisteva nel fatto che le date proposte dal conduttore consentivano ai concorrenti risposte abbastanza sicure perché alcune superavano largamente la morte sia di Hider sia di Mussolini. Sicché i giovani pre­scelti, anche se ignoravano la data esatta, avrebbero dovuto escludere quella decisa­mente sbagliata. Invece non fu così. La rispo­sta di una dei giovani invitati al gioco collocò l'incontro di Mussolini e Pound nel 1964,cioè vent'anni dopo la morte del Duce. 
ECO COSÌ COMMENTA L'ACCADUTO, regi­strato su "You Tube":

giovedì 16 gennaio 2014

 Il Mio Tolstoj
 Ermanno Olmi Un Rivoluzionario Col Cuore Bambino



ALTOPIANO DI ASIAGO
Gli occhi di Ermanno Olmi ridono molto, e spesso. Allarga lo sguardo e sembra ti osservi con lo stupore di un bambino, come fosse lui stesso un personaggio tolstojano: è un saggio che non si vergogna del candore, come il protagonista di Guerra e pace, Pierre Bezuchov. «È che Tolstoj mi accompagna giorno e notte, da quando sono ragazzo», dice dolcemente mentre ti accoglie, vestito con una morbida tuta da ginnastica casalinga, in questa sua casa quasi perduta sull'Altopiano di Asiago.
Il fatto è che Olmi ha accettato con entusiasmo, poco tempo fa, di scrivere una (peraltro straordinaria) prefazione alla nuova edizione de "I quattro libri di lettura": che è un'opera ingiustamente considerata minore del grande scrittore russo.

martedì 14 gennaio 2014

I bit non bastano, il sapere svanisce


Errori di scansione, obsolescenza dei supporti, monopolio di Google La digitalizzazione della conoscenza rischia di disperdere il passato

Parigi, 2020. Una giovane coppia. Lui impegnato a registrare con il telefonino momenti della loro vita, lei che si stufa e se ne va. Qualche tempo dopo, una tempesta elettromagnetica distrugge tutti gli archivi digitali del pianeta e il ragazzo rimane senza più memorie. Di quel che è stato resta solamente una vecchia foto Polaroid che lei gli aveva consegnato prima di sparire. È la trama di Lost memories, cortometraggio del regista francese François Ferracci apprezzatissimo l’anno scorso al Trieste Film Festival, ma è anche la metafora di come il nostro mondo — tutto teso a rincorrere il presente e il futuro — rischi di perdere, con la progressiva digitalizzazione della conoscenza, il passato.

Il passaggio da un sistema di archiviazione analogico — nastri, dischi, album fotografici — a uno digitale era visto in origine come una delle strade maestre per la preservazione del sapere (la Carta per la conservazione del patrimonio digitale stilata dall’Unesco è del 2003), tuttavia si è rivelato nell’ultimo decennio un’arma a doppio taglio. Fonte di grandi opportunità in termini di riduzione dello spazio necessario all’archiviazione, facilità di accesso e riproduzione delle informazioni e minori costi, ma foriero anche di emergenze e di contraddizioni. «La digitalizzazione in realtà può ridurre le possibilità che un’opera sopravviva» spiega a «la Lettura» Nicholas Carr, autore del bestseller Internet ci rende stupidi? (edito da Raffaello Cortina). Un libro di carta può durare centinaia d’anni, mentre il ciclo di vita di un supporto magnetico può arrivare al massimo a un secolo.

venerdì 3 gennaio 2014

Angelo Branduardi - Scarborough Fair



Angelo Branduardi sta facendo un tour in Germania, poi in Francia e infine in Italia, presentando il suo nuovo disco "Il rovo e la rosa".
Seguo Branduardi dal suo primo disco, e vari suoi lavori sono veramente molto belli, in particolare il periodo che va da "la Luna" al triplo dal vivo "In Concerto", un bellissimo spettacolo, mi ricordo ancora in Piazza a Cremona con lui sul palco c'era perfino il Banco del Mutuo Soccorso e un gruppo di suonatori di Launeddas.
Però......a parte il fatto che poi nel tempo a mio parere l'ispirazione si è persa, e soprattutto la voce è diventata noiosa, una critica ho da fargli: lui saccheggia abilmente nel patrimonio musicale inglese e scozzese, ma dal punto di vista culturale (ovvero almeno spiegare un pò da dove trae le fonti)....zero. Nel suo ultimo cd, infatti, i testi risultano di Luisa Zappa Branduardi, le musiche risultano di Angelo Branduardi "liberamente ispirate alle "ballads" del periodo elisabettiano".
Beh, i testi sono libere traduzioni delle ballate inglesi e scozzesi, e le musiche sono rielaborazioni (e neppure con troppa fantasia) appunto delle antiche ballate. I diritti d'autore se ne vanno tutti in tasca alla coppia Branduardi e signora, con l'eccezione del "Geordie" nella versione di De André, anch'essa una antica ballata letteralmente tradotta dal Faber. Magari tra un pò qualcuno penserà che i pezzi siano farina del loro sacco e non antiche ballate (come succede spesso appunto con Geordie, che molti pensano sia stata composta da De André)?
Magari i concerti saranno bellissimi - non so quanti e quali musicisti saranno sul palco- comunque a me il disco sembra molto lagnoso, lento.....unica eccezione il bel lavoro di arrangiamento di Francesca Torelli all'arciliuto nella "suite per arciliuto e voce" che comprende i famosissimi Geordie, Scarbourough Fair e Greensleeves...


Oggi compie 60 anni la RAI.


Li festeggio segnalando soprattutto un canale, quello di RAI5, che a mio parere vale il canone.

Stamattina, ad esempio, alle 8.00 circa c'era un bellissimo programma dedicato all'arte che ha cambiato il mondo, sull'uso dell'arte a fini politici, da Stonhenge, a dario, Alessandro Magno, Augusto ecc.

Inoltre, su rai5 è possibile rivedere programmi: segnalo tra tutti il bellissimo film "flight 666" dedicato ad un tour mondiale degli Iron Maiden
http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html?day=2014-01-02&ch=31&v=309824&vd=2014-01-02&vc=31#day=2014-01-02&ch=31&v=309824&vd=2014-01-02&vc=31

da vedere dall'inizio all'ultimo minuto: non è il solito concerto metal! Vabbè che già all'inizio, la partenza del concerto in India è di un "tiro" invidiabile, ma al termine del film , il pubblico lascia uno dei tanti stadi sulle note di "Bright size of the life" dal film "Brian di Nazareth" dei Monthy Phyton: la sensazione che ho avuto è stata di estrema felicità, come se contemporaneamente fossi stato da una parte un membro della band e anche  uno dello staff , che pensavano "è stato un tour fantastico, adesso si torna a casa" , e uno spettatore soddisfatto e sazio, testimone di uno spettacolo che valeva tutti i soldi del biglietto (guardare i volti del pubblico, alla fine). Magico!

giovedì 2 gennaio 2014

Stranezza D'amuri, Carmen Consoli canta Battiato

Oggi inizio la giornata con "Stranezza d'amuri" di Franco Battiato cantata da Carmen Consoli. Bellissima!


Orsa polare che gioca coi piccoli

Che nel 2014 tutte le mamme trovino il tempo per giocare con i loro bambini, e che non ci sia nessun umano che le disturbi (o peggio!).