sabato 29 giugno 2013

La leggenda dei 200mila nuovi posti di lavoro

Nei vari misteri della crisi (e anche della pre-crisi) sta la definizione di "posto di lavoro".

 Tempo fa un noto delinquente, al fine di raccattare voti, aveva promesso "un milione di posti di lavoro". Sappiamo come è andata a finire. O meglio, non sappiamo ancora come andrà a finire, perchè il delinquente è ancora in circolazione pronto a raccontare nuovamente  favole per gonzi.

Ai miei tempi il "posto di lavoro" era quello occupato da una persona che veniva assunta in una azienda a tempo indeterminato. Nel 1974, dopo un corso a selezione di due mesi, ero stato assunto in banca con tre mesi di prova. Dopo tre mesi, visto che non avevo fatto stupidate e avevo dimostrato di poter essere utile all'azienda, scattò la trasformazione automatica a tempo indeterminato. Bei tempi!

Ma se oggi un ragazzo viene assunto per una settimana in una fabbrica, e poi la settimana dopo lavora in un negozio, e la settimana dopo in una pizzeria....viene considerato come se avesse occupato  TRE posti di lavoro? Il ragazzo però è UNO. Ergo: il milione di posti di lavoro, così, spalmato nel corso dell'anno in 52 settimane , diventa diviso tra 19231 persone. E se è un piano pluriennale (facciamo 5 anni) le persone potrebbero essere solo  3846. Ovvero: se 3846 persone lavorassero per 5 anni cambiando continuamente posto di lavoro ogni settimana, qualcuno direbbe che in 5 anni sono stati creati un milione di posti di lavoro.....

 Potrebbe sembrare paradossale, ma se andiamo a leggere l'articolino qui sotto di Tito Boeri vediamo che nel governo dell'inciucio per necessità questi giochetti esistono ancora.

GG

venerdì 28 giugno 2013

Il tempo che scorre non è certo questione di orologi


IL TEMPO CHE SCORRE
Non è certo questione di orologi
Alterare ricordi, pensare il futuro, deformare il tempo è una qualità essenziale dell'uomo. Con conseguenze etico-politiche, narrative, sentimentali. Un saggio di Claudia Hammond

di Chiara Valerio
In media pensiamo al futuro 59 volte al giorno, vale adire una volta ogni 16 minuti nelle ore di veglia. Le ricerche in questo campo hanno portato a una scoperta sconcer­tante: contemplare il futuro potrebbe es­sere la posizione di default della nostra mente.
Il mistero della percezione del tem­po di Claudia Hammond (Einaudi, 2013) è una scrittura di intenzione divulgativa, e piglio documentativo saggistico, sulla percezione del tempo. Su come, più spe­cificamente, il tempo per gli esseri uma­ni non sia faccenda di orologi ma caratte­ristica precipua della memoria e della possibilità che gli umani hanno di «ricor­dare il futuro».

giovedì 27 giugno 2013

Spinoza, filosofo stramaledetto

Spinoza, filosofo stramaledetto

Spinoza and Acosta, Germany

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Spinoza, filosofo stramaledetto
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Steven Nadler racconta come nacque il «Trattato teologico-politico», un capolavoro aspramente condannato da tutte le religioni
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di Massimo Bucciantini
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Steven Nadler fa parte di quella esigua pattuglia di storici che scrive in modo mirabile. Per questo ogni volta che esce un suo libro sei sicuro che ogni pagina che leggerai sarà musica per le tue orecchie e piacere per la tua mente. E Un libro forgiato all’inferno non fa eccezione. Ti viene subito voglia di condividerlo con gli amici che hanno ancora viva la passione per la storia. Anzi, direi di più: di regalarlo a coloro che non sanno neppure chi è Spinoza, tanto da scambiarlo per il nome di un ortaggio nuovo, «tipo broccoli o melanzane», come con ironia esclama Alice Munroe in Chi ti credi di essere? Perché Nadler è si uno dei maggiori studiosi-specialisti di Spinoza, ma al tempo stesso è anche un gran divulgatore, e lo è non tanto perché è un semplificatore (vizio molto italiano quello di identificare la divulgazione con la semplificazione), quanto perché possiede il dono raro di saper raccontare a tutti, con il massimo del rigore e della precisione, la trama di una vicenda complicata come questa: la storia della nascita di uno dei libri più maledetti che siano mai stati scritti.

mercoledì 26 giugno 2013

Berlusconi-Ruby: un utile ripasso....

Utile un ripassino, un articolo di un paio di anni fa di quel gran giornalista che era Giuseppe D'Avanzo

 Dalla questura al sesso con Ruby
le dieci menzogne di Berlusconi

Ecco le prove che smentiscono l'autodifesa del Cavaliere sullo scandalo che lo ha investito

di GIUSEPPE D'AVANZO
CASO RUBY
Si contano dieci menzogne nell'intervento televisivo di Silvio Berlusconi. Qui di seguito dimostriamo come le parole del premier siano variazioni falsarie. Costruiscono per l'opinione pubblica una fiction che appare in gran parte fasulla anche alla luce di quel che è già emerso dai documenti dell'inchiesta di Milano. Le bugie nelle dichiarazioni del presidente del Consiglio devono negare come e perché sia riuscito ad esfiltrare dalla questura, sottraendola alla tutela dello Stato, una minorenne accusata di furto. Una minorenne con la quale il capo del governo ha intrattenuto, per lo meno per tre mesi, una relazione molto intensa, al punto che ci sono tra i due 67 contatti telefonici in 77 giorni. Impossibilitato a raccontare la verità su quella relazione, il premier è costretto a mentire ancora: parla di persecuzione giudiziaria; inventa una violazione della sua privacy; accusa la polizia di aver maltrattato le sue amiche: è un'autodifesa che non accetta di essere verificata. "Non mi devo vergognare", dice Berlusconi. Le sue dieci bugie lo dovrebbero convincere non solo a vergognarsi, ma anche ad assumersi la responsabilità di fare chiarezza davanti ai giudici e dinanzi al Paese. Ecco dunque le dieci bugie che, se necessario, integreremo nel corso del tempo.

giovedì 20 giugno 2013

Vendo cucina Lofra, Tavolo Borgo

Passati le deliranti giornate per cambio cucina dedicate alla tinteggiatura, imballamento scatoloni, sballo scatoloni, perdita di acqua, corto circuito, hard disk sfasciato ecc, riprendo  le note partendo da un pò di annunci: infatti vorrei vendere:



Cucina Lofra XB 66 MF, quattro anni di vita, perfetta, bianca, forno elettrico, pagata 750,00 euro perchè ha anche il piano in cristallo optional, vendo a 350.00 euro. vedi http://www.domestiking.com/casa-web/prodotto/6529/cucina-xb-66-mf.html

Tavolo "Borgo" in legno tinto noce, come nuovo, 85 x 120 h 76 allungabile fino a 200, comperato da Semeraro 275 euro vendo a 150,00. vedi http://www.semeraro.it/it/39-cucine/175-tavoli/114-borgo.html


Telo copriauto vendo a 30 euro (nuovo è 62) telo copriauto saturn 05  489x186x155, come nuovo, adatto per:

Audi a2
daewoo kalos
daihatsu yrv
fiat idea
honda jazz
nuova lancia ypsilon
mazda dem10
smart forfour

Consegna presso un garage a San Polo (Brescia), pagamento contanti, evitare perditempo. Per contatti: verdementa (@) inwind.it


sabato 8 giugno 2013

La disuguaglianza uccide la crescita

La disuguaglianza uccide la crescita,
ecco la dimostrazione di Stiglitz

Se la ricchezza si concentra in poche mani la crisi è inevitabile, come negli anni Trenta. Il teorema del premio Nobel dimostra come disuguaglianza e polarizzazione dei redditi ostacolino la crescita e frenino il Pil 

di ROBERTO PETRINI
ROMA - E' la diseguaglianza il vero killer del Pil. Nei paesi dove i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri il Prodotto interno lordo segna il passo e, a volte precipita. Nelle nazioni dove si estende una grande middle class si affaccia invece la prosperità. Il premio Nobel Joseph Stiglitz rompe gli indugi e formalizza in un vero e proprio teorema, come egli stesso lo definisce, la sintesi degli studi che conduce da anni.

Le dieci piccole azioni quotidiane per costruire un futuro migliore


Cambiare i destini del mondo cominciando dalla pattumiera può sembrare una proposta provocatoria, eppure la somma di centinaia di micro azioni quotidiane moltiplicata per milioni di persone fa la differenza.
Solo il cibo che gli italiani buttano ogni anno, secondo i calcoli di Last Minute Market, basterebbe a sfamare tutti gli spagnoli: la sua produzione costa il 3 per cento dei consumi energetici nazionali e 12 miliardi di metri cubi di acqua dolce.
Quanti altri sperperi si possono evitare per alleggerire la nostra impronta ecologica, la traccia che lasciamo sul pianeta? Ecco alcuni momenti di una giornata anti spreco a zero sacrifici.

L'escamotage presidenzialista

Berlusconi NON sarà mai il mio Presidente della  Repubblica. 

Ed è deprimente  che gli italiani si trovino a dover scegliere tra una banda capitanata da un clown delinquente, un'accozzaglia di litigiosi cretini farciti con 101 pezzi di merda ed una allegra brigata di dilettanti allo sbaraglio capitanati da un (ex)comico.
Ovviemente con eccezioni di persone di buona volontà, finche la stessa volontà dura...

GG

di Barbara Spinelli

Come se fosse l'architettura dei poteri e una Costituzione difettosa, a impedire alla politica e ai partiti di ritrovare la decenza perduta, o a darsene una ex novo. Come se un capo di Stato eletto direttamente dal popolo, e più dominatore - è il farmaco offerto in questi giorni - servisse a curare mali che non vengono da fuori, ma tutti da dentro, dentro la coscienza dei partiti, dentro il loro rapporto con la cosa pubblica, con l'elettore, con la verità delle parole dette.

Ma il bello della vita non possiamo comprarlo ancora

di Adriano Sofri

questo articolo è a commento di una bella intervista di Federico Rampini al filosofo Michel Sandel il 2 giugno 2013, che si trova qui http://www.c3dem.it/wp-content/uploads/2013/06/Valori-supermarket.-Rampini-interv.-M.-Sandel.pdf



Voltaire, che ci investiva i suoi denari, fece il più brillante elogio del mercato finanziario mondiale (1734): «Entrate nella borsa di Londra, questo luogo più rispettabile di tante Corti... Là il giudeo, il maomettano e il cristiano trattano l' uno con l' altro come se fossero della medesima religione, e non danno l' appellativo di infedeli se non a coloro che fanno bancarotta; là il presbiteriano si fida dell' anabattista e l' anglicano accetta la cambiale del quacchero. Uscendo, gli uni si recano in sinagoga, gli altri vanno a bere; l' uno va a farsi battezzare in una grande tinozza nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, l' altro fa tagliare il prepuzio a suo figlio e borbottare sul bambino parole ebraiche che non comprende; altri vanno nella loro chiesa, col cappello in testa, ad aspettare l' ispirazione divina; e tutti sono contenti».