mercoledì 27 febbraio 2013

Tozzi: «La vera crisi è quella del pianeta»


Povertà di risorse «In una crisi ecologica è come se ti levassero dal conto qualche euro ogni tanto. Non te ne accorgi, poi ti ritrovi impoverito»
Tozzi: siamo l'unica specie che accumula non per sopravvivere ma per arricchirsi

Lasciata la piccozza per la penna, nel suo ultimo libro (Pianeta Terra: ultimo atto. Perché saranno gli uomini a distruggere il mondo, Rizzoli, pp. 169, euro 16), Mario Tozzi, geologo, divulgatore scientifico e conduttore di programmi tivù come Gaia, il pianeta che vive (Raitre) e Atlantide (La7), indossa i panni del sopravvissuto a una catastrofe ambientale planetaria, che racconta cosa è andato storto e perché.

martedì 26 febbraio 2013

Leggere è amare

La domenica, due quotidiani hanno un fantastico supplemento: il sole 24 ore "la domenica"  e il corriere della sera "la lettura". 
Ferruccio de Bortoli così fersteggiava un paio di mesi fa il compleanno de "la lettura"

Un anno dopo il lancio della «Lettura» elogio dell’attività più sedentaria e coraggiosa

Leggere è amare

Uno squarcio di libertà nelle nostre giornate Ci fa uscire dalle solitudini di un mondo interconnesso

Leggevo, e non potrei cominciare questo articolo con un verbo diverso, che quella degli hikikomori, giovani giapponesi che si chiudono in una stanza e decidono di non uscirne più, è la patologia più insidiosa della multimedialità. Non la sola e non limitata a Tokyo e dintorni. La Rete, il computer, i videogiochi, il resto non esiste per questi nuovi reclusi sociali, la cui esistenza si annulla in uno scorrere insistente di immagini che comprime personalità fragili nell’involucro di avatar anonimi.

venerdì 22 febbraio 2013

Grandi speranze - l'utopia di Owen

Grandi speranze - l'utopia di Owen - quel socialismo che abbiamo smarrito

Nel 1816, nel pieno della rivoluzione industriale inglese, Ugo Foscolo si trasferì in esilio volontario a Londra. Veniva da un agitato e povero soggiorno in Svizzera e non voleva ritornare nella Milano austriaca. E a Londra fu accolto con affetto e onore da politici e letterati cui era giunta la sua fama. Era fuggito dall´Italia lasciando incompiuto il poema Le Grazie dove avrebbe voluto raccontare in versi l´Armonia e «idoleggiare le idee metafisiche del Bello».

A Londra però l´attendevano altri impegni: la ricerca letteraria e critica, un´attività giornalistica come collaboratore di riviste inglesi e le inquietudini di osservatore della realtà sociale del paese che lo aveva accolto. Curioso delle macchine e dei progressi industriali in corso, visitò nel 1822 Manchester e Liverpool, fumanti di ciminiere, tra fragori di officine, soprattutto tessili, e rumorosi cantieri e fu una folgorazione: al poeta della bellezza si apriva lo scenario brutale dell´industrializzazione e del profitto capitalistico. Scrisse a una amica: «I vostri figli, o al più tardi i vostri nipoti si accorgeranno che la vera rivoluzione sarà qui tacitamente prodotta da un lato dalla disperata miseria della moltitudine, e dall´altro dalla potenza economica dei plebei arricchiti». E, alla fine, concludeva, si impianterà «la più terribile delle tirannidi, quella degli Oligarchi padroni delle manifatture che non hanno altra idea, altro sentimento che quello di fare fortuna».

mercoledì 20 febbraio 2013

Elezioni politiche 2013 - appello per il cambiamento



16 febbraio 2013    Per il Cambiamento

Siamo alle ultime battute di una campagna elettorale confusa, rissosa, e da parte di taluni estremamente menzognera. Due scenari inquietanti si profilano come possibili dall'esito del voto: o un caos ingovernabile; o il ritorno al potere di uomini e di forze, che negli anni passati hanno già portato il Paese verso la catastrofe.

Per evitare tutto questo, l'unica strada è votare per la coalizione di centro-sinistra, assicurandole l'autosufficienza, che le consentirebbe di mettere in piedi un Governo stabile, autorevole, rispettabile a livello europeo, in grado di gestire al meglio politiche e alleanze.

L'Italia ha un disperato bisogno di trasparenza politica e di giustizia sociale: se nei prossimi cinque anni non saremo in grado di restituire dignità alle istituzioni, rispetto per la politica, fiducia nei partiti, strategie di sviluppo e insieme un colossale mutamento di rotta nei confronti delle classi lavoratrici e dei ceti disagiati, ci ritroveremo, come altre nazioni europee, nel baratro.

Questo è vero per l'intero territorio nazionale. Ancor più vero in quelle regioni "a rischio" (dalla Lombardia alla Sicilia), dove poche decine di migliaia di voti possono fare la differenza tra un nuovo inizio e una pessima fine.

Ogni voto è perciò prezioso a questo scopo: chiediamo all'opinione pubblica e agli elettori di scegliere come una ragione responsabile spinge inequivocabilmente a fare. E chiediamo ai cittadini che lo condividano di sottoscrivere e promuovere questo appello.

I primi firmatari: Umberto Eco, Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky, Claudio Magris, Barbara Spinelli, Andrea Camilleri, Nadia Urbinati, Guido Rossi, Tullio De Mauro, Natalia Aspesi, Giorgio Parisi, Vittorio Gregotti, Alberto Melloni, Sandra Bonsanti, Luigi Ferrajoli, Filippo Gentiloni, Piero Bevilacqua, Alberto Asor Rosa.

A lezione di civismo durante l'ora di religione


Caro Augias, ho letto la lettera del professore Franco Labella, da lei pubblicata il 9 febbraio, sugli effetti negativi derivanti dall'eliminazione dell'insegnamento di diritto nelle scuole. Lei vi ha aggiunto la necessità di educare alla legalità e al civismo i giovani, così da renderli consapevoli anche delle problematiche ambientali divenute improrogabili. L'urgenza di inserire nelle scuole insegnamenti che formino un cittadino attento a cultura e ambiente si scontra però con il macigno dell'ora di religione, sostanzialmente obbligatoria, e con il plotone di 35mila insegnati di religione posti in ruolo dal governo Berlusconi; con uno stipendio più alto dei colleghi nonché la possibilità di spostarsi su altri insegnamenti, a scapito di chi ha partecipato a regolare concorso.

Costituzione, le bugie del Cavaliere


Repubblica, 19 febbraio 2013
Alessandro Pace

Nella sue frequenti interviste televisive l’ex premier Berlusconi non manca mai di illustrare i difetti – a suo dire – della Costituzione italiana per attribuire ad essi il nulla di fatto dei suoi anni di governo. Per ragioni di spazio mi limiterò qui di seguito ad evidenziare solo tre affermazioni che lo stesso Berlusconi sa bene non rispondenti al vero.

lunedì 18 febbraio 2013

La migliore canzone del festival di sanremo....

Elio e le Storie Tese:  "Dannati forever" ha un bellissimo videoclip animato alla Monthy Phyton, è un pò un rifacimento stilistico del "vitello dai piedi di balsa" e ha un testo molto sottile. La "canzone mononota" è un pezzo di bravura e un'idea originale, poco di più. Poi sul dibattito su quale sia la "migliore canzone" del festival, sono decenni (millenni?) che si dibatte su cosa si possa definire la "migliore canzone". La più impegnata? Ma chi si è accorto che "ciao amore ciao"  di Tenco è una splendida canzone sull'emigrazione e non una triste canzone d'amore? Oppure: la "migliore canzone" è quella che poi viene cantata e suonata anche feste in piazza, o suonata con la chitarra in spiaggia? La "migliore canzone" è quella che una volta avrebbe venduto milioni di dischi (una volta....)?
Tenuto conto che il festival è in fin dei conti spettacolo, la "migliore canzone" forse è quella che alla fine, per mille motivi, anche inconsciamente, ti ritrovi a canticchiare o avere voglia di "tirare giù" con la chitarra. E allora per me la migliore è "Scintille" di Annalisa.


domenica 17 febbraio 2013

elio e le storie tese - dannati forever

Bellissimo video, evidentemente ispirato da Terry Gilliam dei Monthy Phyton




La lezione del caso green hill - I diritti degli animali

La lezione del caso green hill
I diritti degli animali
Brevini Franco
(12 febbraio 2013) - Corriere della Sera

Sul muro di una strada di accesso a un parco nazionale, qualcuno scrisse una volta: «Salvate gli uomini, non i fiori». Un'affermazione che sarebbe difficile non condividere. Prima della flora viene naturalmente l'uomo. Sennonché la questione non è così semplice.

venerdì 15 febbraio 2013

Chi promette i condoni edilizi

Ci sono giudizi che non possono essere blandi, perché mantenerli blandi odora di complicità. Una persona che, per farsi votare, promette il condono edilizio totale, è un criminale. Nella fattispecie, è un criminale che odia il proprio Paese, attenta all'integrità del suo paesaggio (o di ciò che ne rimane), incoraggia il disprezzo delle leggi e l'egoismo sociale, catalizza i peggiori istinti degli italiani e la loro attitudine a non prendere sul serio alcun divieto, alcuna norma, perché non esiste divieto o norma che non siano contrattabili e superabili.
L'abusivismo edilizio è un delitto contro il bene comune, la cementificazione in Italia è largamente superiore alla media europea e molto eccedente le necessità abitative. L'Italia sta soffocando nel cemento, nella malaedilizia, nella bruttezza programmatica. Un uomo politico che sventola il condono per invogliare i furbi o i disperati a votarlo è un traditore dello Stato e un corruttore dei cittadini. Che poi lo faccia con totale disinvoltura, come se stesse dicendo una cosa normale, trattandosi di Berlusconi è cosa che non sorprende. Sorprende e angoscia, piuttosto, la rassegnata docilità con la quale la comunità mediatica, con rare eccezioni, registra le sue gravissime parole.

Michele Serra, Repubblica,  10 febbraio 2013

Elezioni politiche 2013 - Bersani vince ma cade un meteorite

Ieri c'è stata una pioggia di meteoriti in Russia.....ma Michela Serra, un mese fa, profeticamente scriveva questo articolo sull'Espresso: tutte le ipotesi sono possibili......purtroppo!

Bersani  vince ma cade un meteorite di Michele Serra

L'eventualità che la sinistra vinca le elezioni e governi l'Italia appassiona, da anni, gli studiosi dei fenomeni paranormali. Restando alla realtà, tutte le analisi dei politologi escludono che dopo il voto del 24 febbraio Bersani possa davvero andare a Palazzo Chigi. Vediamo le ipotesi più accreditate.

lunedì 11 febbraio 2013

Felici quanto basta

"Meno male che c'è gente che riesce a scrivere bene quello che penso....mi risparmia un sacco di tempo"

gg

Felici quanto basta intervista a Robert Skidelsky, a cura di Federico Rampini in “la Repubblica” dell'11 febbraio 2013

Lord Robert Skidelsky, grande storico inglese dell’economia, biografo di John Maynard Keynes, è una delle massime autorità sul pensiero che “salvò il mondo” dalla Grande Depressione degli anni Trenta. Suo figlio Edward è un filosofo. Hanno unito le loro intelligenze, e le loro discipline, per trovare una risposta alla crisi che vada “oltre” l’economia in senso stretto. Il loro saggio Quanto è abbastanza che esce oggi in Italia (Mondadori, 306 pagine, 17 euro e 50) prende spunto proprio da una riflessione di Keynes sui valori di una società post-industriale. In una conferenza del 1928, poi trasformata in un pamphlet nel 1930 (“Possibilità economiche per i nostri  nipoti” pubblicato in Italia da Adelphi), Keynes dipinse un affresco visionario del futuro. 

No al decreto che autorizza a bruciare rifiuti nei cementifici

giro questa iniziativa:


1)      INCOLLARE I SEGUENTI NOMINATIVI su una nuova mail:

alessandri_a@camera.itmargiotta_s@camera.ittortoli_r@camera.itmondello_g@camera.itpizzolante_s@camera.itaracri_f@camera.itbenamati_g@camera.itbocci_g@camera.itbonciani_a@camera.itbraga_c@camera.itbrambilla_m@camera.itbratti_alessandro@camera.itcosenza_g@camera.itdibiagio_a@camera.itdicagnoabbrescia_s@camera.itdionisi_a@camera.itdussin_g@camera.itesposito_s@camera.itfoti_t@camera.itghiglia_a@camera.itgibiino_v@camera.itginoble_t@camera.itiannarilli_a@camera.itiannuzzi_t@camera.itlanzarin_m@camera.itlisi_u@camera.itmarantelli_daniele@camera.itmariani_r@camera.itmisiti_a@camera.itmorassut_r@camera.itmotta_c@camera.itnucara_f@camera.itpiffari_s@camera.itpili_m@camera.itpizzimbone_p@camera.itrealacci_e@camera.itscilipoti_d@camera.itstradella_f@camera.ittogni_r@camera.itvatinno_g@camera.itvella_p@camera.itvessa_p@camera.itrodolfo_g@camera.itzamparutti_e@camera.it


2)      COPIARE IL SEGUENTE TESTO, FIRMARLO E INVIARLO:

Gentile Commissario,
in vista della discussione nella quale sarà chiamato ad esprimere un parere in merito allo"Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente il regolamento recante disciplina dell'utilizzo di combustibili solidi secondari (CSS), in parziale sostituzione di combustibili fossili tradizionali, in cementifici soggetti al regime dell'autorizzazione integrata ambientale”.
La invito a considerare le conseguenze che questo regolamento attuerebbe qualora questo sia applicato

1) ci sarebbe un’estrema agevolazione del procedimento autorizzativo unico necessario ai cementifici per bruciare rifiuti (sotto forma di “combustibile solido secondario”, CSS) in sostituzione parziale dei combustibili fossili. Nonostante questa pratica, economicamente conveniente per l’imprenditoria di settore, possa teoricamente comportare una riduzione di alcune emissioni di gas serra, gli svantaggi per gli italiani sarebbero enormemente maggiori rispetto ai possibili benefici, comunque ottenibili con metodi alternativi e più sostenibili.

2)I cementifici sono impianti industriali altamente inquinanti con e senza l’uso dei rifiuti come combustibile [1] e i limiti di legge per le emissioni di questi impianti sono enormemente più permissivi e soggetti a deroghe rispetto a quelli degli inceneritori classici. Ad esempio, considerando solo gli NOx, per un inceneritore il limite di legge è 200 mg/Nmc, mentre per un cementificio è tra 500 e 1800mg/Nmc.
Inoltre, un cementificio produce di solito almeno il triplo di CO2 rispetto a un inceneritore classico. La lieve riduzione dei gas serra ottenuta dalla sostituzione parziale dei combustibili fossili con rifiuti ridurrebbe le emissioni dei cementifici in maniera scarsamente significativa, considerata la abnorme produzione annua di CO2 da parte di questi impianti che, secondo i dati del registro europeo delle emissioni inquinanti (E-PRTR) ammonta in Italia a circa 21.237.000 tonnellate/anno. Basterebbe un piccolo aumento della capacità produttiva dei singoli impianti per recuperare abbondantemente la quantità di gas serra “risparmiata” dalla sostituzione parziale dei combustibili fossili con i rifiuti. Questi ultimi, infatti, sono economicamente molto più vantaggiosi dei combustibili tradizionali e, dunque, agirebbero da concreto incentivo all’aumento della produzione.
Se l’obiettivo del legislatore è dunque quello di ridurre le emissioni inquinanti di tali impianti, sarebbe opportuno proporre, in luogo di una mera variazione di combustibile, l’imposizione di miglioramenti tecnologici e di limiti produttivi ed emissivi che possano garantire maggiormente la tutela dell’ambiente e della salute pubblica.

3)La combustione di rifiuti nei cementifici comporta una variazione della tipologia emissiva di questi impianti, in particolare in merito alla emissione di diossine/composti organici clorurati [2-4] e metalli pesanti [5]. La produzione di diossine è direttamente proporzionale alla quantità di rifiuti bruciati [6]. Riguardo alle diossine, viene sottolineato da parte dei proponenti di tale pratica come le alte temperature dei cementifici diminuiscano o addirittura eliminino le emissioni di queste sostanze, estremamente pericolose per la salute umana. Tale affermazione sarebbe invalidata da evidenze scientifiche che mostrano come, sebbene le molecole di diossina abbiano un punto di rottura del loro legame a temperature superiori a 850°C, durante le fasi di raffreddamento (nella parte finale del ciclo produttivo) esse si riaggregano e si riformano [7]. Inoltre, considerata la particolarità chimica delle diossine (inquinanti persistenti per decenni nell’ambiente e nei tessuti biologici, dove si accumulano nel tempo), l’eventuale riduzione quantitativa della concentrazione di diossine nelle emissioni dei cementifici sarebbe abbondantemente compensata dall’elevato volume emissivo tipico di questi impianti. È stato dimostrato che la combustione di CSS nei cementifici causa un significativo incremento delle emissioni di metalli pesanti [5], in particolare mercurio, enormemente pericolosi per la salute umana. È stato calcolato che la combustione di una tonnellata di CSS in un cementificio in sostituzione parziale di combustibili fossili causa un incremento di 421 mg nelle emissioni di mercurio, 4.1 mg in quelle di piombo, 1.1 mg in riferimento al cadmio [8]. Particolari criticità dovute alla tipologia di rifiuti bruciati sono state riportate in merito alle emissioni di piombo [9-11].

4)L’utilizzo del CSS nei cementifici prevede l’inglobamento delle ceneri tossiche prodotte dalla combustione dei rifiuti (di solito smaltite in discariche per rifiuti speciali pericolosi) nel clinker/cemento prodotto. Questo comporta rischi potenziali per la salute dei lavoratori [12, 13] e possibili rischi ambientali [14-16] per l’eventuale rilascio nell’ambiente di sostanze tossiche. Inoltre, le caratteristiche fisiche del cemento potrebbero essere alterate dalla presenza di scorie da combustione [17, 18] in modo tale da non renderlo universalmente utilizzabile [19].

5)La destinazione dei rifiuti a pratiche di incenerimento è contraria alla recente raccomandazione del Parlamento Europeo (A7-0161/2012, adottata a Maggio 2012,
di rispettare la gerarchia dei rifiuti e di intraprendere con decisione, entro il prossimo decennio, la strada dell’abbandono delle pratiche di incenerimento di materie recuperabili in altro modo. Una politica finalizzata alla transizione dal concetto di rifiuto a quello di risorsa, che preveda una progressiva riduzione della quantità di rifiuti prodotti e una concreta politica di riutilizzo della materia attraverso trattamenti a freddo, sarebbe pratica decisamente più sostenibile, economicamente vantaggiosa e orientata al bene comune di quanto sia qualunque scelta che comporti forme di incentivo alla combustione.

6)L’Italia è la nazione Europea con il maggior numero di cementifici e questi impianti causano conseguenze misurabili sulla salute dei residenti nei territori limitrofi, in particolare in età pediatrica [20]. L’incentivazione e l’agevolazione della combustione dei rifiuti nei cementifici potrebbe produrre significative conseguenze ambientali, sanitarie ed economiche e sarebbe ad unico vantaggio dei produttori di CSS e dei proprietari di cementifici.
Per le ragioni esposte, sarebbe assolutamente opportuno evitare l’approvazione del D.Lgs. denominato “Utilizzo di combustibili solidi secondari (CSS) in cementifici soggetti al regime dell’autorizzazione integrata ambientale” e prevedere, nel corso della prossima legislatura, una serie di misure finalizzate a rendere maggiormente sostenibile nel nostro Paese sia la produzione di cemento che la gestione dei rifiuti.

Nella prossima legislatura potrebbe essere approvato il *ddl promosso dal ministro dell'Agricoltura Mario Catania in merito al contenimento del consumo di suolo agricolo *, che comporta, tra l'altro, una moratoria  triennale rispetto all'edificazione di nuovi terreni agricoli, con una conseguente riduzione del fabbisogno di cemento pro-capite e quindi dell'attività dei cementifici, e ciò potrebbe comportare un'auspicabile nuova configurazione dell'intero comparto produttivo.

Per questo le chiedo di rigettare l'approvazione definitiva del disegno di legge e di rimandarlo ad una più vasta ed approfondita discussione  sulle soluzioni da adottare.

Firma  (nome, cognome, città)

Berlusconi incontra la classe operaia




Chissà se resterà a futura memoria questo orribile siparietto, protagonista un vecchio piazzista, una povera sciagurata, una manica di comprimari e un popolo beota.
Se si pensa che il giorno prima gli operai della Maschio Gaspardo di Campodarsego si sono dovuti sorbire più di un'ora di comizio....che cosa fa certa gente pur di mantenere il posto di lavoro. Mi sa che erano tutti precettati come nei film di fantozzi, poveretti.

se c'è una cosa che dà fastidio a certa gente  che raggiunge posti di comando è constatare che c'è qualcuno che non ride alle loro storielle sceme e ai siparietti da avanspettacolo. Prima o poi accadrà anche a lui, e si troverà qualcuna o qualcuno che gli dirà in faccia: "ma questa  che ha detto è proprio scema e pure vecchia, come lei".

domenica 10 febbraio 2013

la nuova frontiera dell'energia


Le proiezioni dell'Agenzia internazionale per l'energia ci garantiscono che tra un ventennio l'America non solo avrà smesso di importare una sola goccia di petrolio dal Golfo Persico, ma sarà diventata la nuova Arabia Saudita, autosufficiente ed esportatrice netta di energia. Avrà anche sorpassato la Russia come produttrice di gas naturale. 

Esiste però un'altra faccia dell'autosufficienza energetica degli Usa: il boom del petrolio riproduce eccessi e costi umani, in un'economia da far west. 
Proprio come ai tempi dei primi tycoon  (vedi il film There will be blood (il petroliere)  con Daniel Day Lewis) il North Dakota è invaso da lavoratori in nero, disposti ad accettare qualsiasi sfruttamento ed esposizione al rischio, pur di partecipare alla nuova manna petrolifera. E gli ospedali locali sono travolti dagli ammalati e dalle vittime degli infortuni sul lavoro. 
Sempre legato al nuovo boom energetico: sul Financial Times – Usa una mappa a colori degli Usa fotografati di notte, dallo spazio: le luci dei fuochi accesi nei giacimenti di gas danno una misura del tremendo impatto ambientale. Il gas che viene "bruciato" negli impianti di estrazione è aumentato del 50% in un solo anno. La tecnica del "flaring", che consiste nel bruciare il "sovrappiù" di gas, è responsabile del 20% di emissioni carboniche in più solo nel North Dakota.

da: La Repubblica, 29 gennaio 2013

Elezioni politiche 2013: nasce il cartello verde

C' è un "cartello verde", né partito né movimento, che si mobilita in queste elezioni per presentare nei prossimi giorni alle forze politiche un' Agenda ambientalista in 12 punti.
È composto da sette fra le principali associazioni ecologiste: WWF, Legambiente, Greenpeace, Fai (Fondo ambiente italiano), Federazione nazionale Pro Natura, Cai (Club alpino italiano) e Touring Club. Un milione di iscritti per un' area d' opinione ben più vasta. E a memoria d' uomo è la prima volta che un tale schieramento riesce a coalizzarsi per promuovere la Ri/Conversione ecologica del Belpaese.

elezioni politiche 2013: i temi dimenticati

 
Caro Augias, appartengo al Coordinamento nazionale dei docenti di Diritto  ed Economia, potrà sembrare che parli prò domo nostra. Non è così. Una lettera su Repubblica proponeva di inserire analisi e studio della mafia nelle scuole. Non ho letto su nessuno dei programmi dei partiti un accenno alla necessità di ripristinare lo studio del diritto, eliminato dalla Gelmini. Nessuno che abbia pensato che nella scuola della crisi forse l'educazione finanziaria potrebbe aiutare i cittadini a non cadere nelle trappole bancarie. Tutto questo non richiede un euro in più visto che l'insegnamento del diritto e dell'economia esisteva da decenni e da decenni ci sono i relativi docenti. Ma l'Europa non ci ha chiesto da tempo anche di aumentare le competenze civiche degli studenti italiani? E l'europeo Monti, che oggi, in campagna elettorale, giranelle scuole, perché è così incoerente anche con questa esigenza europea? Invece prevale l'idea paradossale che l'educazione alla legalità si possa fare senza la conoscenza delle leggi. Sa qual è la mia impressione? Che della scuola in questa campagna non importi niente a nessuno.

Prof. Franco Labella-francolab@docenti.org

Risponde Corrado Augias:


Trovo che il prof Labella abbia ragione due volte, sul tema generale della scuola e su quello particolare dell'educazione alla legalità e, sottolineo, al civismo.
Il tema istruzione e formazione è negletto dai candidati a qualunque livello.
Forse perché è vicino al tema cultura, ugualmente trascurato; forse perché in termini di voti sono più redditizi i soldi: vi abbasso le tasse, vi do quattro milioni di posti di lavoro, vi rimborso quello che avete pagato, quel tipo di illusioni.
Forse, sarebbe l'ipotesi peggiore, perché i vari candidati non si rendono bene conto dell'importanza dell'argomento. Non lo so e temo purtroppo che non lo sappiano bene nemmeno loro.
C'è poi il tema particolare dell'educazione alla legalità e al civismo.
Non sarebbe difficile insegnare a rispettare le leggi (compreso il funzionamento d'una banca) prima ancora a rispettare, insieme alle leggi, il prossimo: non insudiciare le strade, parlare in pubblico a bassa voce, imparare come si fa la raccolta differenziata, non sprecare l'acqua, non sprecare energia elettrica, piccole cose pratiche che estese a milioni di persone vogliono dire innalzare il livello della convivenza, innescare quel circolo virtuoso per cui un luogo sudicio diventa sempre più sudicio, e viceversa.
Una volta si pensava che insegnamenti di questo tipo fossero cose da signorina di buona famiglia, innocui vezzi da bon ton. Poi s'è capito che non rispettare questi principi costa un sacco di soldi, costringe allo spettacolo grottesco di lunghi treni carichi di rifiuti che esportiamo a caro prezzo in paesi dove quegli stessi rifiuti diventano fonte di reddito.

2013_02_09 la Repubblica

mercoledì 6 febbraio 2013

Crozza a ballarò - tenetevi il resto

puntata del 5 febbraio 2013 



Crozza sembrava un Berlusconi modello 1994.
Quando è arrivato il Berlusconi vero, alla prima inquadratura sembrava l'imitazione plasticosa della Sabina Guzzanti.

domenica 3 febbraio 2013

Per le prime telefonate niente IMU


 
Abolire l'IMU, anzi, rimborsarla udite udite in contanti per i pensionati!
E questa sarebbe la proposta shock di Berlusconi?
Sinceramente, mi aspettavo di meglio, una cazzata si, ma con qualche novità....

sabato 2 febbraio 2013

Dedurre e detrarre gli scontrini per tutti: vantaggi e svantaggi

Qualche tempo fa ho scritto del ritorno in auge dell’idea di poter detrarre gli scontrini dal proprio reddito nel fantomatico “stile americano” per cui, secondo la leggenda che ogni italiano ha in testa, tolgo dal mio imponibile tutto ciò che ho acquistato (e posso dimostrare) e poi pago le tasse su quanto resta.

Beh, è un argomento che, di tanto in tanto, ritorna a far capolino nella testa degli italici (attratti dal mito americano, che non funziona propriamente come la maggior parte degli italiani crede) e, probabilmente, continuare il piccolo approfondimento può essere un buon punto di partenza per qualche riflessione.

A girlfriend in coma

Il trailer del film che non vogliono proiettare a Roma..