venerdì 27 luglio 2012

Ravasi: il denaro senza identità

Interessanti la recensioni di Mons. Ravasi sul tema del denaro e della carità. Poi, tra il dire e il fare ce ne corre....abbiamo notizie tutti i giorni delle splendide vacanze "di gruppo" di quel tale che diceva di dedicarsi alla povertà e alla castità. D'altronde, anche se si fa la carità per strada mica ci si fa rilasciare la ricevuta....
GG


«Roba mia, vientene con me!». Lo strillo di Mazzarò che ammazza a colpi di bastone le sue anatre e i suoi tacchini perché lo seguano nella tomba è il motto fulminante che esprime meglio di ogni analisi psicologica la pulsione compulsiva e impulsiva per la «roba», come appunto s'intitola la celebre «novella rusticana» di Giovanni Verga. È difficile dar torto a san Paolo quando classifica «l'avarizia insaziabile come un'idolatria» (Colossesi 3,5), ed è significativo notare che il vocabolo fenicio-aramaico con cui Cristo definisce la ricchezza, mammona, è fondato sulla stessa radice ('mn) del verbo «credere». Già due o tre secoli prima, allineandosi alle brucianti staffilate dei profeti, il più gelido Qohelet-Ecclesiaste annotava: «Chi ama il denaro, mai si sazia di denaro?» (5,9).

giovedì 26 luglio 2012

Perugina posto figlio: un commento non pubblicato...

E' di pochi giorni fa la notizia che la Perugina ha in mente di proporre ai dipendenti che i "padri" trasformino il loro rapporto di lavoro a part time, ottenendo in cambio l'assunzione a tempo determinato dei "figli".
 Vedi:
http://www.repubblica.it/economia/2012/07/25/news/perugina_posto_figlio-39654472/#commentatutti

Non ne so di più oltre a quanto pubblicato dai giornali. Ho scritto un mio commento sull'argomento, ma non l'hanno pubblicato, chissà perchè.. I commenti sono "moderati" dalla redazione, per evitare insulti e cose del genere. Non era certo il mio caso. Anche alla Repubblica censurano i post scomodi?

Il mio commento in sintesi era questo:
La proposta della Perugina a mio parere può essere interessante, soprattutto dopo la riforma delle pensioni, nell'ottica di un part time verticale di accompagnamento alla pensione.
Ho scritto vari post sull'argomento: ad esempio http://greg-verdementa.blogspot.it/2011/12/il-part-time-prima-della-pensione.html

Nel caso della Perugina, premesso che a mio parere di questi tempi è meglio avere un figlio occupato a td che averlo mantenuto in casa a fare nulla, porrei alcune condizioni:
a) la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a part time deve essere volontaria
b) l'orario di lavoro del part time, che deve essere verticale, può servire a coprire anche orari diversi dai soliti: questa condizione, che comporta una maggiore produttività del lavoratore, deve essere compensata dal fatto che :
c) l'azienda paga i contributi pensionistici come se il lavoratore fosse a tempo pieno
d) se il "figlio" viene assunto a tempo determinato, il "padre" alla scadenza del contratto ha la facoltà di ritornare a tempo pieno.



mercoledì 25 luglio 2012

due raccontini di cani

Belli questi due raccontini sui cani...soprattutto il primo, molto malizioso...
G


Marco Malvaldi
IL POSTO PEGGIORE
Io non la sopportavo più. Già non ca­pivo perché dovessi aspettare i suoi comodi per andare a fare i miei biso­gni, visto che la cara padroncina non faceva un tubo dalla mattina alla sera e portarmi al parco dovrebbe essere uno dei suoi divertimenti principali. E invece, niente.

Le raccolte firme: diffidare!

Spesso camminando per strada, oppure tramite web, ci viene richiesto di firmare per le varie e più disparate nobili cause.
A mio parere bisogna DIFFIDARE della gran parte di questi inviti, che hanno un solo scopo: raccogliere un enorme database contenente anche i nostri dati, da utilizzare per inviarci richiesta di soldi o per scopi elettorali.

Ad esempio: chiedono una firma contro la droga. Che vuol dire? Che se rifiuti di firmare sei uno spacciatore? A chi è rivolto l'appello?
Ogni foglio dovrebbe avere ben chiaro l'oggetto della richiesta, l'indirizzo dell'ente proponente.
Spesso invece c'è un primo foglio con la "proposta" e poi tutta una serie di altri fogli con lo spazio per nome, cognome, città, email.

Diffidare pure degli inviti tramite email: a parte il fatto che spesso sono fatti girare da gente che mette tutti gli indirizzi in chiaro (altro bel regalo agli spammer!), quale è il destino delle firme raccolte? Chi le utilizzerà?

Morale:  Se ti fermano per strada (e non è un serio referendum) non firmare niente, fatti spiegare le ragioni della campagna e poi, da casa, collegati al sito web dell'ente promotore e decidi con calma il da farsi.

Tenere conto che spesso sono in circolazione anche "dialogatori", cioè persone pagate (poco) per raccogliere nuovi iscritti sostenitori, in particolare tramite bonifico continuativo.  Nulla di male, a parte il fatto che spesso questi hanno avuto solo una infarinata sull'organizzazione e i suoi scopi, e che talvolta agiscono in maniera indipendente dai gruppi locali dei volontari della stessa organizzazione, spesso ben più preparati e motivati e che sono volontari gratis....



Un giro degli Usa in bicicletta, per raccogliere messaggi su una vecchia macchina da scrivere



Un giro degli Usa in bicicletta, per raccogliere messaggi su una vecchia macchina da scrivere
di FEDERICO RAMPINI

È fantastico il potere che ha una vecchia macchina da scrivere manuale, offerta sulla pubblica piazza. Come una provocazione, o un'opportunità, a scrivere cose che non scriveresti più con il computer, men che meno su Facebook o Twitter.
Lo sta dimostrando una poetessa-ciclista, che traversa un pezzo d'America e trasporta questo cimelio: una vecchia Remington, più antica perfino della nostra leggendaria Olivetti Lettera 22. Lei si chiama Maya Stein, ha 40 anni, e in occasione del suo compleanno si è regalata questo viaggio d'altri tempi. Il suo itinerario è partito da Amherst, Massachusetts, il 5 maggio.
In bici, con un minirimorchio che trasporta la vecchia Remington, scorte di carta, bobine del nastro d'inchiostro scorrevole. L'accompagna un'amica, Grace Moore, così si sente meno sola la notte quando campeggia nei posti più sperduti. Fa 40 miglia al giorno, poi si ferma nella strada centrale di un villaggio o di una cittadina di provincia.

sabato 7 luglio 2012

I dazi da applicare: ambientali, sociali, sindacali

Articolo che sembra tratto da un discorso di Serge Latouche..

Il capitale è amorale, si sposta dove il profitto è maggiore. Non è interessato ai diritti dei lavoratori o all'ambiente. Non li contempla neppure. La globalizzazione ha liberato gli sciacalli e gli avvoltoi delle multinazionali e della finanza tenuti prima alla catena. In alcune aree del pianeta come parte dell'Europa, grazie a durissime lotte sociali durate un paio di secoli, la tutela dei diritti dei lavoratori e del territorio sono diventate un fatto acquisito. Il WTO con con la globalizzazione dell'economia ed il commercio libero sta creando un mercato di schiavi di massa. Una serie di vasi comunicanti in cui i capitali migrano verso i Paesi con meno garanzie e diritti e, quindi, con un'alta remunerazione. Non c'è gioco. Il costo del lavoro di un rumeno o un indiano è imbattibile. Nessuna azienda italiana può competere se non riazzerando diritti e regole, come in effetti sta succedendo. Mi sembra una follia. Il mondo si sta allineando verso il basso, sempre più. Verso nuovi faraoni. Non c'è limite alla bulimia del capitale. Mentre si esportano capitali, si importano beni di qualunque tipo, trascurando del tutto l'impatto ambientale del trasporto. L'inquinamento non è conteggiato nel prezzo del prodotto.
Col tempo gli Stati importatori, con la perdita della produzione, si impoveriscono e gli Stati esportatori perdono quote dei mercati mondiali. E tutto torna al punto di partenza con, nel frattempo, un accumulo di grandi capitali, lo spostamento del potere politico verso le multinazionali e la perdita di diritti nei Paesi importatori senza alcun miglioramento sociale nei Paesi esportatori, che si ritroveranno il loro territorio devastato. Un disegno degno di menti criminali, di alieni che si sono impossessati dei corpi dei manager delle multinazionali e del WTO per distruggere il pianeta Terra. La libera circolazione delle merci può avvenire solo a parità di diritti sociali e sindacali. Altrimenti si applichino i dazi. 

da www.beppegrillo.it

mercoledì 4 luglio 2012

La ricerca della felicità


Bell'articolo sulla ricerca della felicità: ma cercarla, ne vale la pena?.... 

FELICISMO LA NUOVA IDEOLOGIA

Nelle prossime settimane, finanze permettendo, ci impegneremo in una periodica ricerca della felicità, le vacanze. Si tratterà di un episodio minore di "happyism", che potremmo tradurre con "felicismo", una specie di feticismo della felicità in cui la felicità diventa una ragione di vita. Intendiamoci: la felicità è sempre di moda, come dimostra la quantità di saggi anche recenti sull' argomento, da David Malouf, La vita felice (Frassinelli), a Economia della felicità di Bruno S. Frey e Claudia Marti (il Mulino), da L' arte della felicità in un mondo in crisi del Dalai Lama (Mondadori) a servizi speciali di riviste (come l' ultimo numero di Colors ), da testi come Pensieri lenti e veloci del premio Nobel per l' economia Daniel Kahneman (Mondadori) alla moltitudine di guide di self-help per essere felici.