martedì 29 maggio 2012

Cemento tossico a base di ceneri


Gaia è una rivista ambientale che merita di essere sostenuta, e che invia agli abbonati un supplemento bimestrale "Tera e Acqua".
Per maggiori info: www.ecoistituto-italia.org.
la versione online si può ricevere gratuitamente inviando nome, cognome, città e indirizzo email a micheleboato@tin.it


Dagli inceneritori, alle nostre case
Cemento tossico a base di ceneri 
 
C\ sentiamo spesso ripetere la favola del­l'inceneritore che chiude il ciclo dei ri­fiuti, portando a zero lo scarto in uscita. Noi ribattiamo sempre come sia necessa­ria una discarica per le ceneri prodotte dall'incenerimento dei rifiuti (30% in pe­so).
Ma i sostenitori dei forni replicano così: "Le ceneri non verranno sistemate in qualche buco, anzi saranno un utile ingrediente per i cementifici durante la produzione di calcestruzzo". Il dubbio che non sia proprio così sempli­ce ci viene ogni volta che transitando dal­la tangenziale nord osserviamo i teloni verdi che nascondono 100 mila ton­nellate di ceneri del vecchio inceneri­tore, ancora senza destinatario. Una dislocazione "momentanea" di 11 anni...

martedì 22 maggio 2012

Abbondanza senza crescita 5 - il fantasma dei derivati


Il problema di questa "crisi" è che è stata causata dall'ingordigia delle banche e degli speculatori, e che i frutti di tale ingordigia, cioè i prodotti finanziari schifezza, sono ancora tutti in giro, non si sa a quanto ammontano (650 milioni dollari forse è una cifra per difetto) né dove sono!

E quindi, i famosi "sacrifici" e le "manovre" più o meno aggiuntive non hanno alcun senso se PRIMA non vengono rimossi e annientati i prodotti finanziari schifezza. Perchè il famoso "spread", dopo le riforme Monti, è rischizzato oltre quota 440? Perchè va su e giù dipendendo dalle speculazioni, non dalle riforme. Senza riforme forse sarebbe un pochino meno, ma a che prezzo sociale e umano?

Se non vengono eliminati gli strumenti finanziari tossici, come si fa a iniziare la famosa "crescita", di cui tutti parlano e nessuno sa cosa voglia dire? 

Allego illuminante articolo di Federico Rampini, apparso su "La Repubblica Affari e Finanza" del 21 maggio 2012.

Giorgio Gregori

domenica 20 maggio 2012

I fantasmi dell'alta velocità


Ho una sensazione un pò strana, leggendo questo articolo. Mi dà l'impressione  di una presa d'atto del fatto che un continente, l'Europa, sia in disfacimento.

L'"alta velocità passeggeri" a mio parere non serve a nulla. Preferirei una velocità normale, su treni comodi e in orario,  magari senza gente che urla nel cellulare tutto il tempo. Treni dove da Milano a Roma magari impieghi cinque ore, ma le passi tranquillo, leggendoti un libro o magari sonnecchiando, e arrivando direttamente nel centro di una città (cosa che non succede con l'aereo, dove ci metti magari due ore di meno che poi spendi in bus navetta dall'aeroporto al centro città).

Se da una parte certi progetti TAV sappiamo che sono una grande mangiatoia, dall'altra il disgregarsi del progetto di una grande ragnatela di trasporti su ferrovia in favore di trasporto su gomma mi dà l'impressione di una triste resa. 

Giorgio Gregori

sabato 19 maggio 2012

Fausto di Mezza - curriculum vitae (aggiornato)

 Nell'Italia dei figli di papà (e soprattutto anche della mamma...) brilla questa vicenda bresciana.
Come dire: di trota nel bresciano non ce n'è uno solo! Interessante fare il confronto tra il curriculum vitae inviato dal  Di Mezza, candidato alla vicepresidenza del consiglio di sorveglianza A2A, e gli altri candidati...anche se cè anche chi, di incarichi nei consigli di amministrazione, ne colleziona fin troppi!


http://www.linkiesta.it/consiglio-di-sorveglianza-a2a-fausto-di-mezza


      Roba da film di Alberto Sordi.........

aggiungo un commento di Gian Antonio Stella, dal "corriere della sera" del 24 maggio:

venerdì 18 maggio 2012

Abbondanza senza crescita - 4bis - LA RIVOLTA DEGLI AZIONISTI CONTRO L'INGORDIGIA DEI TOP MANAGER


USA, LA RIVOLTA DEGLI AZIONISTI CONTRO L'INGORDIGIA DEI TOP MANAGER


Il caso più recente si è verificato nel gruppo Chesapeake Energy, che non è un nome noto agli italiani ma è il secondo maggior produttore di gas naturale degli Stati Uniti. Il suo chief executive (e fondatore) Aubrey McClendon si è visto togliere improvvisamente un fringe benefit: il diritto di prelazione per entrare come azionista nei giacimenti in cui la stessa azienda fa degli investimenti. 
Si era scoperto che non solo il chief executive approfittava di questo privilegio, ma in più lo usava come un "bene" da dare in garanzia alle banche per ottenere dei prestiti. Fin qui, si tratta di un altro caso di ingordigia dei top manager, e di esorbitante generosità di un' azienda nei confronti del suo amministratore delegato. Ma ciò che rende poco banale il caso Chesapeake, è che la cessazione di quella clausola nel contratto del chief executive è stata imposta da una rivolta degli azionisti. 

Travaglio e Lerner politica e antipolitica

lunedì 7 maggio 2012

abbondanza senza crescita - 4 i piccoli azionisti

Tra le iniziative a costo zero che potrebbero contribuire a ridurre costi inutili e a migliorare l'economia, molto importante è la partecipazione dei piccoli azionisti alle decisioni delle aziende.
Partecipando in modo critico e propositivo alle assemblee annuali, si può incidere sui comportamenti aziendali. E bocciare ad esempio gli auto-aumenti di stipendio....o altre nefandezze.
Vedremo come andrà a finire ad esempio questa:

Piccoli azionisti Telecom contro Luca Luciani

L'AD di Tim Brasil sta contrattando una buonuscita miliardaria da Telecom Italia. Ma i piccoli azionisti vogliono che invece paghi i danni.

domenica 6 maggio 2012

abbondanza senza crescita - 3 i dirigenti anziani disposti a guadagnare meno



I dirigenti anziani disposti a guadagnare meno
DANIELE AUTIERI

Diminuirsi lo stipendio dopo una certa età. È questa la proposta lanciata nei giorni scorsi dal presidente di Manageritalia, Guido Carella, che ha sollevato un nuovo dibattito sulle giuste retribuzioni dei manager. L’iniziativa si basa sull’introduzione di un modello che preveda una curva decrescente delle retribuzioni superiori ai 50/60mila euro con l’avanzare dell’età una volta superati i 55 anni. A sostenere l’idea, secondo il presidente del sindacato che rappresenta i manager italiani, sarebbero i dirigenti stessi, l’88% dei quali (secondo un’indagine realizzata da Manageritalia) si direbbe disponibile a una soluzione del genere in modo da favorire la produttività aziendale, ma anche garantire una maggiore sicurezza lavorativa per i manager senior.

Tagli del trasporto pubblico a Brescia

COMUNE DI BRESCIA = + AUTOMOBILI E + INQUINAMENTO... con soppressione del servizio di trasporto pubblico
La Giunta Comunale di Brescia (LEGA-PDL-UDC) ha ufficializzato da poco il taglio di risorse per il trasporto pubblico locale. Il risultato sarà:
*TAGLIO DELLE CORSE SERALI DOPO LE 22,00, con buona pace dell'idea di città vivibile da tutte/i.
*ELIMINAZIONE DELLA LINEA 5 (Maddalena) E DELLA LINEA 6 (S. Gottardo)
* DIMINUZIONE DRASTICA DEL SERVIZIO FESTIVO, con enorme dilazione dei passaggi.
*DIMEZZAMENTO SERVIZIO ACCABUS (servizio per disabili)

abbondanza senza crescita - 2 lavorare meno per lavorare tutti


La crisi attuale è frutto dell'avidità di banchieri che hanno creato un mondo finanziario virtuale che è crollato su se stesso; ma dato che in un certo qual modo sono riusciti ad imporre il concetto che “le banche non possono fallire”, hanno trovato il modo di convincere gli stati a coprire i loro buchi di bilancio. E gli stati stanno coprendo i buchi di bilancio dei banchieri riducendo i diritti delle persone, rubando loro il presente, il futuro e talvolta, come succedeva nel 1984 di Orwell, anche la memoria del passato. E il tutto con la complicità di una classe politica il cui livello di corruzione è a livelli africani.
La recente ultima riforma delle pensioni in Italia ne è la prova.

sabato 5 maggio 2012

abbondanza senza crescita - 1

La conferenza di Serge Latouche è stata uno stimolo per tutti coloro che non lo conoscevano e che cercano una soluzione alla crisi.
"Ci vogliono interventi per la crescita" predicano in molti. Ma che cosa vuol dire? C'è qualcuno capace di spiegare cosa significa questa "crescita"?
Non nascondo che ho moltissime affinità con il pensiero di Latouche, il quale ha scritto parecchi libri sull'argomento.
Mi è piaciuto molto la definizione di "abbondanza senza crescita", un ricerca di soluzioni che ha un aspetto positivo, a differenza della parola "decrescita" che ha il sapore di "diventiamo più poveri che saremo forse più felici"; e l'obbiettivo di diventare più poveri non è che sia molto stimolante...

venerdì 4 maggio 2012

Latouche: «Decrescita per raggiungere la felicità»

Sala Piamarta gremita per il professore francese che invita a riscoprire la frugalità.
BRESCIA L'utopia concreta della decrescita. Il più grande teorico è lui, Serge Latouche, professore di scienze economiche dell'Università di Parigi-sud, ieri a Brescia, ospite dell'associazione «Ripensare il mondo», in una sala Piamarta che a fatica ha accolto i tantissimi bresciani pronti a riflettere sulla decrescita come risposta alla crisi. «La società di oggi è fagocitata da un'economia di crescita. Crescere per crescere, per consumare all'infinito, con una costante insoddisfazione.

Seneca e la lentezza

La lentezza, in fondo, non significa non fare nulla. Lo scriveva già Seneca:
“Comportati così, Lucilio mio, rivendica il tuo diritto su te stesso e il tempo che fino ad oggi veniva portato via o carpito o andava perduto raccoglilo e fanne tesoro. Convinciti che è proprio così, come ti scrivo: certi momenti ci vengono portati via, altri sottratti e altri ancora si perdono nel vento… Dunque, Lucilio caro, fai quel che mi scrivi: metti a frutto ogni minuto; sarai meno schiavo del futuro, se ti impadronirai del presente. Tra un rinvio e l’altro la vita se ne va. Niente ci appartiene, Lucilio, solo il tempo è nostro”.


Report - l'economia da un altro punto di vista

dal Blog di Jacopo Fo su "il fatto".

Nella puntata dedicata all’economia alternativa il team della Gabanelli ci racconta idee realizzate da gente che vede il mondo da un altro punto di vista.
Qual è il primo problema dell’economia oggi?
Che non ci sono soldi, le banche non fanno credito e le aziende pagano con ritardi enormi. E migliaia di imprese falliscono. Ecco che in Francia, a Nantes, 290 mila abitanti, il comune con la banca municipale e Massimo Amato, docente della Bocconi, hanno creato un sistema di compensazione di crediti tra imprese. Cioè chi vende segna l’incasso su un conto virtuale nella banca municipale. E può immediatamente usarlo per pagare un’altra azienda. E’ una banca che non maneggia denaro ma organizza lo scambio di crediti.

giovedì 3 maggio 2012

Serge Latouche a Brescia

Eravamo in tantissimi ieri nella meravigliosa chiesa di s. Cristo a Brescia, per ascoltare Serge Latouche, il teorico della cosiddetta "decrescita".
Latouche ha usato una definizione diversa: "Prosperità senza crescita". Ovvero, si può vivere benissimo e più felici senza l'ossesione del consumo e dell'accumulo, ottimizzando l'energia e le energie, ha riesumato lo slogan "lavorare meno lavorare tutti".
Personalmente mi ritengo un convinto seguace di Latouche,da tempo ne ho parlato durante la mia attività nel campo dell'ecologia, della finanza etica, del sindacato.
Oltre che in numerosi libri, per i quali invito ancora una volta a visitare le libreria dei saveriani, fornitissima, che si trova   nel complesso vicino alla chiesa di S. Cristo, nella salita che porta al castello da S. Giulia, le sue idee sono sviluppate su:
http://www.entropia-la-revue.org/ (in francese).

Giorgio Gregori


martedì 1 maggio 2012

Adriano Olivetti

Ho appena finito di vederlo....bellissimo!  Una volta sì che c'era un futuro...Tanto di cappello ad Adriano Olivetti, ben altra cosa rispetto agli attuali industriali e banchieri cialtroni che fanno profitto solo per gli azionisti.
 
 Su RAI5


"IN ME NON C'E' CHE FUTURO…" Ritratto di Adriano Olivetti
  In onda martedì 1 maggio e in replica domenica 6 in terza serata
  Documentario Italia 2011 – 144’
  Regia: MICHELE FASANO