lunedì 28 giugno 2010

Brescia: «Sportello degli animali» Si chiude dopo dieci anni

E così finisce un'altra delle creature che ho contribuito a fare nascere.
Grazie all'allora assessore Brunelli, e alla collaborazione tra WWF, LAC, Telefono Difesa Animali, ENPA, Ass. Salviamo gli animali.
In particolare sono stati importanti gli interventi educativi nelle scuole, con veterinari qualificati anche nel rapporto con i bambini.
Un grazie a mia moglie che si è prodigata nella titanica impresa di coordinare i calendari degli interventi nelle scuole, alle bravissime veterinarie e anche a qualcuno dei miei animali, che talvolta hanno partecipato come docenti.
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Chiuderà mercoledì 30 giugno lo «Sportello tutela diritti animali» del Comune di Brescia, eliminando anche la relativa utenza telefonica. La decisione dell'Amministrazione comunale interrompe così più di dieci anni d'attività nel settore.
Istituito nel dicembre 1999 tramite delibera del Comune, lo sportello ha svolto la propria attività in molteplici settori a cominciare dall'attività d'informazione. Distribuzione di pieghevoli nelle sedi delle associazioni aderenti o in spazi pubblici come mezzo per sensibilizzare la popolazione verso questa realtà.
Gli stessi cittadini, poi, potevano contare su un servizio di consulenza telefonica in sede per due giorni alla settimana, oltre al supporto di una segreteria e di un cellulare disponibile per le urgenze.
Non solo. Lezioni tenute da medici veterinari nelle scuole dell'infanzia, elementari e medie, corredate da analisi delle problematiche relative alla convivenza uomo-animale in città. Tutto questo, per rendere anche i bambini più interessati a temi come l'abbandono e la sterilizzazione.
In questi anni, inoltre, viste le numerose richieste d'aiuto pervenute, lo sportello si era reso protagonista dell'implementazione dell'attività divulgativa-in-formativa tramite un impegno pratico sul territorio. Dal 2006, infatti, avevano preso avvio i progetti di contenimento dei piccioni (per preservare i beni monumentali) e di monitoraggio e tutela di alcune colonie feline.
Risultati considerevoli da sommarsi a tante altre iniziative. Campagne contro
il randagismo, trasmissione alle autorità competenti delle denunce per maltrattamenti sugli animali nonché diffusione di informazioni relative alle normative vigenti, anche nell'ambito della caccia.
«Ci rammarica il fatto - si legge in comunicato - che l'Amministrazione comunale, più volte sollecitata, non abbia saputo darci indicazioni se tale servizio proseguirà e da chi verrà svolto». E ancora: «noi speriamo che l'Amministrazione comunale riveli quell'attenzione verso i diritti degli animali che abbiamo dimostrato noi volontari».
Dunque, l'augurio di una collaborazione positiva tra le varie realtà che da tempo si impegnano a garantire la tutela degli animali. Questo, allo scopo di scongiurare un'inutile dispersione di energie importanti e proficue.
GIORNALE DI BRESCIA del 26 Giugno 2010

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venerdì 25 giugno 2010

Il condizionatore che rispetta l'ambiente e fa risparmiare

L'idea è interessante, anche se continuo a pensare che la cosa migliore sarebbe costruire le case con criteri che evitano l'uso di condizionatori, o li limitano il più possibile.
Da lunedì dovrebbero ad esempio montarmi una nuova tenda per eliminare il riscaldamento estivo della terrazzo. Vedremo!

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Sviluppato da un laboratori americano, consuma dal 50 al 90% in meno di energia. E non usa sostanze pericolose.


Condizionatore DEVap liquidi essiccanti NREL

Per quanto gli effetti dell'aria condizionata siano piacevoli, c'è un rovescio della medaglia che nessuno sottovaluta: tenere le stanze di casa al fresco si traduce in un'impennata dei consumi di elettricità, con conseguenze - oltre che sulla bolletta - anche sull'ambiente per le emissioni dannose dovute alla produzione di detta elettricità.

Dal National Renewable Energy Laboratory americano - che dipende dal Dipartimento per l'Energia - arriva la soluzione: una tecnologia che sarebbe in grado di abbattere drasticamente la temperatura ma consumando dal 50 al 90% dell'energia in meno

La soluzione non è nuova, ma innovativo è il sistema ideato per lo sfruttamento mantenendo bassi i costi di produzione e commercializzazione dei condizionatori di questo tipo, basati sull'uso di liquidi essiccanti per la rimozione dell'umidità dall'aria.


Questa tecnologia, chiamata DEVap (Desiccant-Enhanced eVaporative air conditioner) non fa uso di sostanze pericolose per l'ambiente - come i refrigeranti attualmente presenti in molti impianti - e dovrebbe essere pronta per il debutto sul mercato entro un massimo di cinque anni.

Tutti i dettagli sul suo funzionamento sono disponibili, in inglese, sul sito del NREL


da: ZEUS News - www.zeusnews.com - 24-06-2010

giovedì 24 giugno 2010

nucleare italiano...al via...

Ecco un articolo che dà il via al nucleare italiano.
Da notare un telegiornale "di regime" (TG2 del 23 giugno) con ampio servizio sulla visita dl ministro italiano dell'ambiente Prestigiacomo alla centrale francese in costruzione a Flamanville, dove il ministro ha detto che ci sono state ampio assicurazioni sulla sicurezza, sul fatto che è una centrale di terza generazione come quelle che si costruiranno in italia, e che questo permetterà di ridurre le bollette dell'elettricità...
Avendo il sottoscritto da tempo smesso di credere che Gesù bambino portava i regali, comincerò a breve a pubblicare documenti che domostrano il contrario: in particolare dal punto di vista dei costi. Le centrali nucleari sono immense mangiatoie, l'ideale per una Italia dove mafia camorra ndrangheta ecc la fanno da padroni.
Notare nell'articolo più sotto che l'EPR richiede zone "poco sismiche, in prossimità di grandi bacini d'acqua senza però il pericolo di inondazioni e, preferibilmente, la lontananza da zone densamente popolate". Chissà perchè.......
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Respinti ricorsi delle Regioni
"Infondati" per la Consulta
Gli enti locali si erano rivolti alla Corte costituzionale perché ritenevano illegittima la legge delega sulla scelta dei siti delle nuove centrali

ROMA - La Corte Costituzionale ha rigettato i ricorsi sollevati da dieci Regioni sulla legge delega del 2009 sul nucleare, dichiarandoli in parte infondati e in parte inammissibili. Respinte dunque le richieste di Lazio, Umbria, Basilicata, Toscana, Calabria, Marche, Molise, Puglia, Liguria e Emilia Romagna (il Piemonte aveva deciso di ritirare il suo), illustrate durante l'udienza pubblica di ieri mattina. Il deposito delle motivazioni della sentenza, che sarà redatta dal vicepresidente della Corte Ugo De Siervo, è atteso per le prossime settimane.

Cade così anche l'ultimo ostacolo di rilievo per il ripristino dell'atomo in Italia. Ora, il primo passo necessario ad avviare la fase di ritorno dell'Italia al nucleare sarà quello di scegliere i siti che ospiteranno le centrali. Operazione per la quale, secondo il governo, ci vorranno circa tre anni .. L'European Pressurized Reactor (EPR) di tecnologia francese - quello che sbarcherà in Italia - richiede zone poco sismiche, in prossimità di grandi bacini d'acqua senza però il pericolo di inondazioni e, preferibilmente, la lontananza da zone densamente popolate.

Il decreto legislativo varato dal Consiglio dei ministri a dicembre indica una serie di parametri ambientali, fra cui popolazione e fattori socio-economici, qualità dell'aria, risorse idriche, fattori climatici, valore paesaggistico e architettonico-storico, importanti per la costruzionei della prossime centrali nucleari. Secondo il decreto, i siti che decideranno di ospitare le centrali potranno ottenere bonus sostanziosi, intorno ai 10 milioni di euro l'anno, destinati sia agli enti locali che ai residenti nelle zone in questione.

Fra i nomi dei siti possibili ritornano, al di là delle dichiarazioni contrarie di alcuni presidenti di Regione, quelli già scelti per i precedenti impianti, poi chiusi in seguito al referendum del 1987: Caorso, nel Piacentino, e Trino Vercellese (Vercelli), entrambi collocati nella Pianura Padana e quindi con basso rischio sismico e alta disponibilità di acqua di fiume.

Tra le scelte possibili anche Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, che unisce alla scarsa sismicità la presenza dell'acqua di mare. Secondo altri, fra cui i Verdi e Legambiente, il quarto candidato ideale è Termoli, in provincia di Campobasso, mentre in altre circostanze si è fatto il nome di Porto Tolle, a Rovigo, dove c'è già una centrale a olio combustibile in processo di conversione a carbone pulito. Gli altri nomi che ricorrono più spesso sono Monfalcone (in provincia di Gorizia) Scanzano Jonico (Matera), Palma (Agrigento), Oristano e Chioggia (Venezia).
da La repubblica 23 giugno 2010

mercoledì 23 giugno 2010

MANIFESTAZIONE NON SOLO CONTRO IL NUCLEARE MA ANCHE SUL NUCLEARE

SABATO 26 giugno a MILANO Piazza FONTANA ore 14 - 18

"NO NUCLEARE DAY apartitico"
MANIFESTAZIONE NON SOLO CONTRO IL NUCLEARE MA ANCHE SUL NUCLEARE
E' una manifestazione nata e costruita unicamente da quei cittadini che hanno voluto informarsi in maniera approfondita su rischi e vantaggi circa l'introduzione del Nucleare in Italia ed in seguito a questa ricerca, hanno sentito la necessità di organizzare una manifestazione,
soprattutto informativa, per rendere la popolazione più consapevole sulla posizione da prendere nei confronti della prospettata reintroduzione del Nucleare.

Non ci saranno bandiere di partito in quanto la manifestazione è totalmente apartitica.
Le uniche bandiere che sventoleranno in piazza, saranno di colore GIALLO come GIALLO è il Sole,
emblema dell'energia pulita.
TUTTI SONO INVITATI A PARTECIPARE VESTITI DI GIALLO, PORTANDO CON SE' QUALCOSA DI GIALLO
Si avvicenderanno sul palco interventi informativi da parte di Ingegneri Nucleari, Docenti di Economia, Medici, Ecologisti ed Attivisti che illustreranno anche quali sono le alternative ecosostenibili esistenti che permettono di produrre l'energia di cui abbiamo tanto bisogno.

Utilizzando Vento, Acqua e Sole, è scongiurato il pericolo della produzione di Scorie Nucleari, estremamente pericolose, che a tuttoggi sono un problema irrisolvibile in quanto, in tutto il mondo, non è stato ancora trovato il sistema per smaltirle o per rendere inefficace la loro attività che ha la durata di migliaia di anni.

Associazioni aderenti :
MAN-Associazione Mediterranea per la Natura, Medicina Democratica, MSGV-Mondo Senza Guerre e senza Violenza,
Greenpeace-Gruppo di Milano, Fare Verde, Legambiente, ADT- Amici Della Terra Lombardia, LAV Nazionale

Organizzatori : Davide Maccagnan e Anna Ricci
Mail : anna_across_the_universe@aol.it, lykos@hotmail.it

Per informazioni : http://www.eticaforum....
L'Evento su Face Book : http://www.facebook.c....
Il Gruppo su Face Book : http://www.facebook.c....


Tony TROJA aprirà con la sua musica e la sua satira, ed agirà tra un intervento e l'altro.
INTERVENTI :
Michele BORTOLUZZI - Referendum - Edf Francese - Legge 99 per le centrali di 3a generazione: irrazionale, antidemocratico, inutilmente costoso
Alfonso NAVARRA - Militare - Le Potenze con capacità Nucleari
Marco MASINI - L'Economia del Nucleare - Esperimenti su come dal mare si può estrarre l'uranio per applicazioni nucleari - 4a generazione
Lino BALZA - L'eredità nucleare (depositi di scorie) come emergenza da affrontare - Ricorso Bosco Marengo
Maurizio BARDI - Danni alla salute dalle radiazioni - Autodeterminazione delle popolazioni nelle scelte riguardanti la salute
Emanuela FUMAGALLI - Cos'è il Plutonio (c'è in natura ?) - Ingredienti per fare la bomba atomica
Fiorello CORTIANA - A che punto siamo ? Dalla voluta opacità e Controllo alla Trasparenza e Partecipazione : la conversione ecologica è possibile.
Michele BOATO - Energie rinnovabili - Confronto tra i costi veri del Nucleare con quelli del Fotovoltaico
Gianpaolo PERSOGLIO - All'Italia non serve l'Energia Nucleare - Promozione dell'efficienza e del risparmio enegetico - Nuove tecnologie
Bruno APRILE - Referendum abrogativo quale strumento di Democrazia Diretta - Diritti dei Cittadini
Mario AGOSTINELLI - Scontro Impresa/Lavoro - Ambiente

Claudio MESSORA : Effettuerà una serie di interviste da realizzare nel corso della giornata e da pubblicare poi sul Blog Byoblu
(vedremo di concordare con Claudio anche un intervento sul palco, comunque)

martedì 22 giugno 2010

Battaglia coi bracconieri per salvare il tonno rosso

MEDITERRANEO
La stagione di pesca si è chiusa ufficialmente il 14 giugno ma molte barche hanno continuato. L'organizzazione Sea Sheperd ha sfidato in mare aperto due pescherecci libici fino allo scontro fisico. E centinaia di animali sono stati liberati dalle reti

Battaglia coi bracconieri per salvare il tonno rosso Un attivista di Sea Sheperd
taglia le reti per liberare i tonni

ROMA - Ecologisti feriti a colpi di arpione, Marina militare che scende in campo, sub che tagliano le reti dei pescherecci. Quest'anno la stagione di pesca del tonno rosso si è chiusa con una vera e propria battaglia tra ambientalisti e pescatori. Dopo il blitz di Greenpeace 1che a Malta aveva sfidato i bracconieri del mare, è stato il turno di Sea Shepherd 2, l'organizzazione fondata dal capitano Paul Watson.

La stagione di pesca al tonno rosso si è ufficialmente chiusa a mezzanotte del 14 giugno. Ma, secondo gli ambientalisti, molte barche non si sono limitate a trascinare verso costa i tonni imprigionati nelle enormi reti utilizzate per la cattura ma hanno continuato a pescare. La risposta di Watson è stata imbarcare sulla Steve Irwin un gruppo di giornalisti europei e Vanya, il cameraman assistente di Claude Lelouch, per la ricognizione anti bracconieri condotta con l'aiuto di un elicottero.

Nelle acque territoriali libiche sono stati trovati due pescherecci libici che trasportavano due gabbie galleggianti con 800 tonni, aiutati dal Cesare Rustico, rimorchiatore con bandiera italiana. Agli ambientalisti che chiedevano spiegazioni il capitano della nave italiana ha risposto che i tonni erano stati catturati il 14 giugno e, visto che il numero superava la quota autorizzata, ha aggiunto che i tonni dentro la gabbia prevenivano da operazioni pesca di altre 7 navi libiche. Per la Sea Shepherd però queste dichiarazioni non stavano in piedi perché il 13 e 14 giugno le condizioni di tempo a mare rendevano impossibile la pesca e quindi i tonni catturati sarebbero stati pescati illegalmente.

A quel punto la situazione è rapidamente precipitata. Secondo le testimonianze raccolte a bordo della nave ambientalista, il peschereccio Rosaria Tuna ha speronato la Steve Irwin nella sezione poppiera di sinistra e uno dei pescatori ha cominciato a colpire violentemente i volontari di Sea Shepherd con un mezzomarinaio, cioè un lungo palo con un uncino all'estremità. L'equipaggio della Steve Irwin ha reagito lanciando burro rancido sul ponte del peschereccio. A questo punto i pescatori si sono ritirati all'interno e il Rosaria Tuna ha dato macchine indietro.

Nel frattempo i sub di Sea Shepherd, che si erano immersi per rendersi conto del numero dei tonni catturati e della taglia, hanno deciso che la quantità era superiore a quella ammessa e che una gran parte erano degli immaturi: la rete è stata tagliata e i pesci liberati.

"L'azione è stata poi ritentata ma la nave di Sea Shepherd è stata costretta a ritirarsi per l'annunciato arrivo di imbarcazioni militari", aggiunge Gaia Angelini, l'esperta consulente a Bruxelles delle associazioni per la difesa del mare. "La situazione del tonno rosso del Mediterraneo resta drammatica, con le popolazioni che si sono ridotte circa dell'80 per cento soprattutto per effetto della fortissima pressione del mercato giapponese che chiede tonno rosso per il sushi. Senza azioni correttive il conflitto finirà per mancanza dell'oggetto del contendere: i tonni spariranno definitivamente dal Mediterraneo".

di ANTONIO CIANCIULLO da la repubblica (21 giugno 2010)

lunedì 14 giugno 2010

album segreto delle telefonate in svendita

Troppo bello!
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Il mio album segreto delle telefonate in svendita
La Rai, la mafia, le battute di Bossi e gli scherzi di Fini.
Ecco i fanta-dialoghi di Berlusconi intercettati all'epoca della legge-bavaglio
di STEFANO BENNI


Dopo la legge voluta a ogni costo dal piagnone Silvio, è facile trovare ovunque svendite di vecchie intercettazioni in audiocassette, cidì e anche vinile. Ne abbiamo comprato uno scatolone in una bancarella a Napoli, altre ce le ha regalate un radioamatore. Le pubblichiamo, alla faccia della legge-bavaglio.


Telefonata in Rai
- Pronto, sono il presidente del consiglio...
- Mi dica presidente, sono la segretaria di redazione...
- Sto guardando la vostra trasmissione in diretta, è una vergogna che un servizio pubblico come il vostro trasmetta dati falsi sulla mia popolarità, voglio subito smentire, mi metta in viva voce.
- Guardi, non possiamo, c'è una scaletta da rispettare...
- Lei non ha capito, sono il presidente del consiglio, ho il diritto di intervenire in ogni trasmissione radiofonica televisiva e anche sugli sms, mi metta subito in diretta o licenzio lei e il conduttore.
- Le ripeto, non c'è nessuna legge che preveda questo.
- No? Beh faccio un decreto subito, prima della sigla di coda. Mi metta in diretta, non ho tempo, debbo smentire altre quattro trasmissioni compreso il meteo che fa il disfattista con tutte quelle nuvolette...
- Non posso decidere io . Aspetti che chiedo.
- Io non aspetto mai, ha capito ? ... pronto? pronto?
- Ecco signor presidente, ho appena parlato col conduttore del programma... Mi ha detto che la trasmissione è del pubblico, non del governo, quindi non è previsto un suo intervento... lei ha già i suoi giornali e le televisioni, ha ampia facoltà di difendersi e occupa la scena ogni giorno, lasci parlare gli altri.
- Lei fa scempio dell'informazione! Lei è una criminale infernale filo-Costituzione! Io devo parlare ogni volta che voglio, e interrompere chi voglio... io sono uno spot umano!
- Il conduttore mi dice di riferirle questo: quando lei parla in diretta ore e ore in televisione nessun spettatore può intervenire dicendo "ma che razza di balle sta dicendo, presidente". Quindi se non rompono i coglioni a lei, non vedo perché lei deve rompere i coglioni a loro.
- Ma nessun conduttore o direttore di rete mi ha mai risposto così!
- Beh sarebbe ora che lo facesse. Sarebbe sacrosanto, invece di inchinarsi e farle interrompere le trasmissioni. Arrivederci, presidente, io riattacco.
- Non le permetto, guai a lei se ...
(clic)

Telefonata al SSSS
- Pronto sono il presidente del consiglio...
- Qua è il SSSS, servizio sputtanamenti al servizio di Silvio. Dica la password.
- "Governare è un inferno".
- No , questa è quella di ieri, ripetere la password.
- Uffa che complicazioni ... dunque, la password è "mai più Costituzione".
- Esatto. Buongiorno signor presidente, in cosa possiamo servirla?
- Sono stanco, arcistufo di queste continue intrusioni nella mia privacy, nei miei affari e in quelli dei miei amici e non voglio che nulla sia più reso pubblico. La privatezza è sacra.
- Va bene, ma abbiamo appena fatto una legge apposita...
- Non mi basta. Le manderò tramite lettera a mano i nomi di alcuni giornalisti e magistrati e anche di un uomo politico sedicente mio alleato. Voglio che le loro case, auto, tabaccai, barbieri e bar preferiti siano circondati dai miei fotografi e cameramen e appaiano servizi sputtananti sui miei giornali e sulle mie televisioni, inoltre voglio che l'esercito segua i loro spostamenti e controlli i loro telefoni con le linee militari super-segrete che la legge non tocca...
- Ma... e la privacy ?
- La privacy è rispettata. Infatti nessuno saprà che sono stato io a dirle queste cose...
- Intendevo la privacy degli altri...
- La rispetto. Infatti le mando l'elenco per busta. Vedrà arrivare una signora procace in motorino, è La Russa con la parrucca, così nessuno potrà intercettare questi nomi...
-Presidente... ma che accadrà dopo?
- Oh basta, chi se ne frega ... la privacy vale solo per me, mica per gli altri, allerti tutto lo staff.. e la ritengo responsabile signor ..... Come si chiama lei ?
- Col cavolo che glielo dico.
- Bene. Mi piace la sua riservatezza. Esegua.
- Sarà fatto.

Telefonata legale
- Pronto avvocato? Senta, ho trovato sul cellulare di mio marito un messaggino con scritto "sono la tua porca ci vediamo stasera al solito posto " . Voglio il divorzio.
- Mi dispiace signora, ma lei ha commesso un grave reato intercettando il messaggino di suo marito e rendendolo pubblico. Rischia una multa di trentamila euro e entro 72 ore tre magistrati decideranno se arrestarla e sequestrare i telefonini oppure entro tre ore 72 magistrati decideranno se il telefono di suo marito deve essere sostituito con un modello J phone 56, costa solo tremila euro e ha anche il servizio antintercettazione, li vendo io...
- Ma io volevo...
- Il telefono J phone, la multa e la batteria di pentole le arriveranno a casa, sappiamo dove abita. Stia più attenta, quando viola la privacy altrui.
- Va bene avvocato Previti. Adesso capisco perché mi avevano detto di non rivolgermi a lei.

Telefonata amicale
- Pronto ? Sono Totò. Totò Riina. E' lei presidente?
- Dipende.
- Ma dai è uno scherzo non mi riconosci? Sono Marcellino, Marcello Dell'Utri. Dunque devo dirti che sono tutti contenti.
- Contenti chi ?
- I nostri amici. Affaristi, finanzieri, maneggioni mafiosi. Contenti. Dicono che con questa legge gli avvocati sapranno cavarli d'impiccio in mille modi nuovi ...
- Stai attento Marcello... siamo sicuri che non siamo intercettati?
- Tranquillo. Sto telefonando da un carcere...
- Va bene ma usa il codice Gasparri.
- Va bene. Uggga nugga mugga very happy.
- Gugga mugga voti molti ug.
- Mugga voti e mugga affari e mugga eskort.
- Ugga basta eskort troppe grane mugga.
- Ugga mugga nun ce beccano mai ugamuga.
- Certo ugga mugga Marcè.

Telefonata subdola
- Pronto Silvio, bel maschione?
- Chi è ? Come si permette?
- Ma come mi hai già dimenticato? Quella notte a Napoli, a Mergellina. Apicella suonava gli Iron Maiden, c'era la luna, quelli della tua scorta erano vestiti da angeli...
- Questa è una provocazione... io non sono mai stato a Napoli.
- Ma dai... non ti ricordi... mi hai pagato in rubli ...
- Oddio... Tatiana?
- No sono Fini , ti ho fregato ancora (risata)
- Gianfranco sei il solito cretino. Certo, finché ti limiti a fregarmi così , va anche bene. La voti la fiducia?
- Ti ho fregato di nuovo sono Casini...
- Gianfranco, smettila...
- Altro scherzo. Sì si, la voto. Tengo famiglia.
Telefonata minacciosa
- Pronto Silvio, sono Bersani.
- Mi dica onorevole...
- Le comunico che in risposta alle sue leggi liberticide, io abbandono l'aula, prendo l'albergo fuori da Roma, abbandono il vecchio gestore telefonico e ne prendo uno nuovo e farò togliere tutti gli iscritti del Pd dalle pagine gialle. Sarà un Vietnam.
- Ma allora è vero che siete comunisti !
- Va beh , allora diciamo che sarà una Seychelles.
(clic)

Telefonata presidenziale
- Pronto sono Napolitano. Parlo col presidente del consiglio?
- Questa è la segreteria telefonica di Silvio Berlusconi imperatore d'Italia. Se volete lasciare un messaggio di congratulazioni premete uno. Se volete una legge ad personam premete due. Se volete mandare un avviso di garanzia chiamate il numero verde 899999996543222 e troverete un centralino che parla swahili. Se siete una bella gnocca premete quattro. Se volete abolire la costituzione premete cinque. Se siete comunista premete il grilletto e sparatevi. Se sei Bondi non chiamarmi pasticcino mio. Se sei Caldaroli non fare il solito rutto. Se sei Napolitano premi il nove e lascia un messaggio dopo il bip .
- Sono Napolitano , volevo dire che..
- I tre secondi a sua disposizione sono scaduti. Richiami il mese prossimo.

Telefonata strategica
- Pronto, Silvio.
- Dipende. Chi è ?
- Sono Umberto Bossi. Sono incazzato come un toro della Val Brembana. Adesso mi sfogo...
- Va bene ma attento. La legge è passata, ma potrebbe esserci ancora qualcuno in ascolto, è difficile bonificare tutto.
- Ma dai che non ci intercettano, cazzo. Ho fatto la scuola radio Elettra.
- E come fai a essere sicuro?
- Sono furbo, sto telefonando da una cabina pubblica.
- Ma guarda che ci intercettano lo stesso ..
- Non possono. Ho chiuso bene il vetro. E poi ho i baffi finti e parlo piano.
- Umberto, sei furbo, ma non basta.
- Scusa ne parlo con Trota, mio figlio. Trota, dice il capo che la cabina non basta, che ci intercettano ..... ah facciamo così ? Sei sicuro? Ah certo, geniale, geniale. Allora Silvio fai come ti dico: vai sotto la doccia, col telefonino, lo scroscio coprirà la voce, così non capiscono cosa diciamo...
- Ma no Umberto, il telefonino si bagna... e poi se lo scroscio copre la voce noi come ci parliamo?
-Aspetta che chiedo a Trota. Ah bene. Trota ha detto: urliamo!
- Scusa Umberto ma non ho tempo da perdere, metti giù.
- Cosa metto giù?
- Metti giù il telefono...
- Non posso. E' legato con un filo, penzola...
- Uffa basta! Ti ripeto, anche se ho fatto la legge-bavaglio dobbiamo essere prudenti. Cosa volevi dirmi?
- Ti volevo dire che se mi tocchi Vercelli è guerra.
- Va bene.
- Anche se mi tocchi Clusone è guerra.
- Ma non è provincia !
- Ah sì, è perché? Frosinone provincia e Clusone no? Insomma ascoltami.
- Scusa Umberto ma ho finito i gettoni del cellulare (clic)
- Silvio... Silvio... Ce li ho io i gettoni...

(13 giugno 2010)

domenica 13 giugno 2010

Fiat Lux - Festa della Luce

Festa della Luce
Ia Edizione Itinerari di musica antica per la mente, il corpo e lo spirito Solstizio d’estate 2010

DOMENICA 20 GIUGNO 2010 ROVATO (BS)
Oratorio della Disciplina
Ore 19.00: SUONI DI PACE
Rintocchi di campane di cristallo di rocca Inaugurazione dell’Associazione “LUX VIVENS Suoni di Luce Vivente”

LUNEDI 21 GIUGNO 2010 ROVATO (BS)
Convento S.S. Annunciata
Ore 20.30: IL BUON RESPIRO – IL CANTO LIBERO
Seminario esperienziale con Julia Berger e Massimiliano Peri
Ore 22.00: IN LODE AL CREATO
Antifone nel chiostro con Julia Berger
(Musiche di s. Hildegard von Bingen XII secolo)

MARTEDI 22 GIUGNO 2010 ROVATO (BS)
Oratorio della Disciplina
Ore 20.30: SUONO E SILENZIO Seminario esperienziale:
Le vibrazioni benefiche del Suono: Le Campane di Cristallo di rocca

con Julia Berger e Massimiliano Peri

MERCOLEDI 23 GIUGNO 2010 COLOGNE (BS)
Convento dei Cappuccini
Ore 21.00: LUX VIVENS Suoni di Luce Vivente
Meditazione in musica per soprano campane di cristallo di rocca
(Musiche di s. Hildegard von Bingen XII secolo) Soprano: Julia Berger Campane di cristallo di rocca: Massimiliano Peri Giuseppe Olivini – Mauro Occhionero Ricostruzione storica degli abiti: Mara Bertoli Direzione: Patrizia Maranesi

GIOVEDI 24 GIUGNO 2010 ROVATO (BS)
Chiesa di Santo Stefano
Ore 20.30: ANNUNCIO DEL SOLE CHE SORGE
Celebrazione Solenne per la Festa di San Giovanni Battista Mottetti di Luca Marenzio (Coccaglio 1553 – Roma1599)
Gruppo polifonico “LUX VIVENS”: Julia Berger – Mariantonia Bombardieri Laura Crescini – Alessandro Casari – Stefano Venturelli – Luigi Fabemoli Claudio Garofalo – Ivan Medardi Direzione: Alessandro Casari

SABATO 26 GIUGNO 2010 PROVAGLIO D’ISEO (BS)
Monastero di San Pietro in Lamosa
Ore 10.00: IL BUON RESPIRO – IL CANTO LIBERO
Seminario esperienziale con Julia Berger e Massimiliano Peri
Ore 11.30: LA VOCALITA’ MEDIOEVALE Seminario esperienziale:
Il canto gregoriano La prima polifonia con Stefano Albarello.
Ore 20.30: SUONO E SILENZIO Seminario esperienziale:
Le vibrazioni benefiche del suono:
le campane di cristallo di rocca con Julia Berger e Massimiliano Peri
Ore 22.00: SENTIERI DI LUNA Passeggiata notturna in silenzio e in
ascolto al Parco naturalistico delle torbiere
Ore 24.00: LA MEDITAZIONE DEL CUORE con Daniela Buti

DOMENICA 27 GIUGNO 2010 ROVATO (BS)
Convento S.S. Annunciata
Ore 21.00: LUX VIVENS Suoni di Luce Vivente
Meditazione in musica per soprano, voci femminili e campane di cristallo di rocca (Musiche di s. Hildegard von Bingen XII secolo) Soprano: Julia Berger Voci femminili: Cristina Avrella – Maria Antonia Ballini Mirella Scaglia Campane di cristallo di rocca: Massimiliano Peri Giuseppe Olivini Mauro Occhionero Ricostruzione storica degli abiti: Mara Bertoli Direzione: Patrizia Maranesi

LUNEDI 28 GIUGNO 2010 ROVATO (BS) Castello Quistini Ore 20.00: VISITA GUIDATA Ore 21.00: SUONO E SILENZIO Seminario esperienziale:
Le vibrazioni benefiche del Suono: Le Campane di Cristallo di rocca
con Julia Berger e Massimiliano Peri
Ore 22.30: PROFUMO DI ROSA Percorso olfattivo notturno tra
erbe e fiori con Marco Mazza

MARTEDI 29 GIUGNO 2010 PROVAGLIO (BS)
Monastero di San Pietro in Lamosa
Ore 20.00: ANNUNCIO DEL SOLE CHE SORGE
Celebrazione Solenne Per la Festa dei S.S. Pietro e Paolo Mottetti di Luca Marenzio (Coccaglio 1553 – Roma1599)
Gruppo polifonico “LUX VIVENS”: Julia Berger – Mariantonia Bombardieri Laura Crescini
Alessandro Casari
Stefano Venturelli – Luigi Fabemoli Claudio Garofalo Ivan Medardi Direzione: Alessandro Casari

GIOVEDI 1 LUGLIO 2010 ROVATO (BS) Castello Quistini Ore 20.30: VISITA GUIDATA Ore 21.30: ”NELL’APPARIR DEL SEMPITERNO SOLE“
Musiche divote nelle corti padane del XVI XVII secolo
Gruppo polifonico strumentale “LUX VIVENS”: Julia Berger – Mariantonia Bombardieri Paolina Casari Laura Crescini Alessandro Casari Stefano Venturelli – Luigi Fabemoli Claudio Garofalo – Ivan Medardi Levi Alghisi (flauti diritti) – Anna Compagnoni (liuto e tiorba) Ricostruzione storica degli abiti: Mara Bertoli Allestimenti scenici: Francesca Manetta Direzione al clavicembalo: Alessandro Casari

VENERDI 2 LUGLIO 2010 NIGOLINE DI CORTE FRANCA (BS)
Palazzo Torri
Ore 20.30: VISITA GUIDATA
Ore 21.30: ”NELL’APPARIR DEL SEMPITERNO SOLE“
Musiche divote nelle corti padane del XVI XVII secolo
Gruppo polifonico strumentale “LUX VIVENS”: Julia Berger – Mariantonia Bombardieri Paolina Casari Laura Crescini Alessandro Casari Stefano Venturelli – Luigi Fabemoli Claudio Garofalo – Ivan Medardi Levi Alghisi (flauti diritti) – Anna Compagnoni (liuto e tiorba) Ricostruzione storica degli abiti: Mara Bertoli Allestimenti scenici: Francesca Manetta Direzione al clavicembalo: Alessandro Casari

SABATO 3 LUGLIO 2010 CILIVERGHE DI MAZZANO (BS)
Musei Mazzucchelli
Ore 20.30: LA DOLCE ARMONIA DELL’AMENISSIMO CANTO
Relatore: Alessandro Casari
Ore 21.30: ”NELL’APPARIR DEL SEMPITERNO SOLE“
Musiche divote nelle corti padane del XVI XVII secolo
Gruppo polifonico strumentale “LUX VIVENS”: Julia Berger – Mariantonia Bombardieri Paolina Casari Laura Crescini Alessandro Casari Stefano Venturelli – Luigi Fabemoli Claudio Garofalo – Ivan Medardi Levi Alghisi (flauti diritti) – Anna Compagnoni (liuto e tiorba) Ricostruzione storica degli abiti: Mara Bertoli Allestimenti scenici: Francesca Manetta Direzione al clavicembalo: Alessandro Casari


DOMENICA 4 LUGLIO 2010 RODENGO SAIANO (BS)
Abbazia Olivetana
Ore 21.00: LUX VIVENS Suoni di Luce Vivente
Meditazione in musica per soprano, voci femminili e campane di cristallo di rocca (Musiche di s. Hildegard von Bingen XII secolo) Soprano: Julia Berger Voci femminili: Cristina Avrella – Maria Antonia Ballini Mirella Scaglia Campane di cristallo di rocca: Massimiliano Peri Giuseppe Olivini – Rossano Pinelli Light Performer: Stefano Mazzanti Ricostruzione storica degli abiti: Mara Bertoli Allestimenti scenici: Francesca Manetta Regia: Giacomo Andrico Direzione: Patrizia Maranesi


DIREZIONE ARTISTICA: PATRIZIA MARANESI Ingresso libero per informazioni: Comune di Rovato tel. 030.7713212 cell. 334.7765797
Campagna associativa libera www.luxvivens.it mail info@luxvivens.it
È GRADITO L’ABITO BIANCO PORTARE UNA STUOIA

mercoledì 9 giugno 2010

programma P2 (lavori in corso....)

E' incredibile come al confronto con quello che sta facendo il governo Berlusconi, sembra che il programma della P2 sia quasi "di sinistra".......non c'è limite al peggio..
vedi tassazione patrimoni e rendite finanziarie, ad esempio....parlamentari dotati di disinteresse, onestà e rigore morale (!!!!!)), sopprimere le province,  ecc.



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Programma - Piano di Rinascita



Il Testo del documento sotto riportato è stato ritrovato e sequestrato nel 1982 alla figlia di Licio Gelli, gran maestro della loggia P2, assieme al memorandum sulla situazione politica in Italia.
Pubblicato in: Commissione parlamentare d'inchiesta sulla loggia massonica P2 IX Legislatura Allegati alla relazione serie II: documentazione raccolta dalla Commissione Volume terzo Documenti citati nelle relazioni Tomo VII-bis, Doc. XXIII n. 2-quater/3/VII-bis, pp611-625.


PREMESSA

1) L' aggettivo democratico sta a significare che sono esclusi dal presente piano ogni movente od intenzione anche occulta di rovesciamento del sistema
2) il piano tende invece a rivitalizzare il sistema attraverso la sollecitazione di tutti gli istituti che la Costituzione prevede e disciplina, dagli organi dello Stato ai partiti politici, alla stampa, ai sindacati, ai cittadini elettori.
3) Il piano si articola in una sommaria indicazione di obiettivi, nella elaborazione di procedimenti - anche alternativi - di attuazione ed infine nell'elencazione di programmi a breve, medio e lungo termine.
4) Va anche rilevato, per chiarezza, che i programmi a medio e lungo termine prevedono alcuni ritocchi alla Costituzione successivi al restauro delle istituzioni fondamentali.

OBIETTIVI

1) Nell'ordine vanno indicati:

a) i partiti politici democratici, dal PSI al PRI, dal PSDI alla DC al PLI (con riserva di verificare la Destra Nazionale)
b) la stampa, escludendo ogni operazione editoriale, che va sollecitata al livello di giornalisti attraverso una selezione che tocchi soprattutto: Corriere della Sera, Giorno, Giornale, Stampa, Resto del Carlino, Messaggero, Tempo, Roma, Mattino, Gazzetta del Mezzogiorno, Giornale di Sicilia, per i quotidiani; e per i periodici: Europeo, Espresso, Panorama, Epoca, Oggi, Gente, Famiglia Cristiana. La RAI-TV va dimenticata.
c) i sindacati, sia confederali CISL e UIL, sia autonomi, nella ricerca di un punto di leva per ricondurli alla loro naturale funzione anche al prezzo di una scissione e successiva costituzione di una libera associazione dei lavoratori;
d) il Governo, che va ristrutturato nella organizzazione ministeriale e nella qualità degli uomini da proporre ai singoli dicasteri;
e) la magistratura, che deve essere ricondotta alla funzione di garante della corretta e scrupolosa applicazione delle leggi;
f) il Parlamento, la cui efficienza e' subordinata al successo dell'operazione sui partiti politici, la stampa e i sindacati.

2) Partiti politici, stampa e sindacati costituiscono oggetto di sollecitazioni possibili sul piano della manovra di tipo economico finanziario. La disponibilità di cifre non superiori a 30 o 40 miliardi sembra sufficiente a permettere ad uomini di buona fede e ben selezionati di conquistare le posizioni chiave necessarie al loro controllo.
Governo, Magistratura e Parlamento rappresentano invece obiettivi successivi, accessibili soltanto dopo il buon esito della prima operazione, anche se le due fasi sono necessariamente destinate a subire intersezioni e interferenze reciproche, come si vedrà in dettaglio in sede di elaborazione dei procedimenti.

3) Primario obiettivo e indispensabile presupposto dell'operazione e' la costituzione di un club (di natura rotariana per l'etereogenità dei componenti) ove siano rappresentati, ai migliori livelli, operatori, imprenditoriali e finanziari, esponenti delle professioni liberali, pubblici amministratori e magistrati, nonché pochissimi e selezionati uomini politici, che non superi il numero di 30 o 40 unità. Gli uomini che ne fanno parte debbono essere omogenei per modo di sentire, disinteresse, onestà e rigore morale, tali cioè da costituire un vero e proprio comitato di garanti rispetto ai politici che si assumeranno l'onere dell'attuazione del piano e nei confronti delle forze amiche nazionali e straniere che lo vorranno appoggiare. Importante e' stabilire subito un collegamento valido con la massoneria internazionale.


PROCEDIMENTI

1) Nei confronti del mondo politico occorre:
a) selezionare gli uomini - anzitutto - ai quali può essere affidato il compito di promuovere la rivitalizzazione di ciascuna rispettiva parte politica (per il PSI, ad esempio, Mancini, Mariani e Craxi; per il PRI: Visentini e Bandiera; per il PSDI: Orlandi e Amidei; per la DC: Andreotti, Piccoli, Forlani, Gullotti e Bisaglia; per il PLI: Cottone e Quilleri; per la Destra Nazionale (eventualmente): Covelli);
b) in secondo luogo valutare se le attuali formazioni politiche sono in grado di avere ancora la necessaria credibilità esterna per ridiventare validi strumenti di azione politica;
c) in caso di risposta affermativa, affidare ai prescelti gli strumenti finanziari sufficienti -con i dovuti controlli- a permettere loro di acquisire il predominio nei rispettivi partiti;
d) in caso di risposta negativa usare gli strumenti finanziari stessi per l'immediata nascita di due movimenti: l'uno, sulla sinistra (a cavallo fra PSI-PSDI-PRI-Liberali di sinistra e DC di sinistra), e l'altro sulla destra (a cavallo fra DC conservatori, liberali, e democratici della Destra Nazionale). Tali movimenti dovrebbero essere fondati da altrettanti clubs promotori composti da uomini politici ed esponenti della società civile in proporzione reciproca da 1 a 3 ove i primi rappresentino l'anello di congiunzione con le attuali parti ed i secondi quello di collegamento con il mondo reale. Tutti i promotori debbono essere inattaccabili per rigore morale, capacità, onestà e tendenzialmente disponibili per un'azione politica pragmatistica, con rinuncia alle consuete e fruste chiavi ideologiche. Altrimenti il rigetto da da parte della pubblica opinione e' da ritenere inevitabile.

2) Nei confronti della stampa (o, meglio, dei giornalisti) l'impiego degli strumenti finanziari non può, in questa fase, essere previsto nominativamente. Occorrerà redigere un elenco di almeno 2 o 3 elementi, per ciascun quotidiano o periodico in modo tale che nessuno sappia dell'altro. L'azione dovrà essere condotta a macchia d'olio, o, meglio, a catena, da non più di 3 o 4 elementi che conoscono l'ambiente. Ai giornalisti acquisti dovrà essere affidato il compito di "simpatizzare" per gli esponenti politici come sopra prescelti in entrambe le ipotesi alternative 1c e 1d.
In un secondo tempo occorrerà:
a) acquisire alcuni settimanali di battaglia;
b) coordinare tutta la stampa provinciale e locale attraverso una agenzia centralizzata;
c) coordinare molte TV via cavo con l'agenzia per la stampa locale;
d) dissolvere la RAI-TV in nome della libertà di antenna ex art. 21 Costit.

3) Per quanto concerne i sindacati la scelta prioritaria e' fra la sollecitazione alla rottura, seguendo cioè le linee già esistenti dei gruppi minoritari della CISL e maggioritari dell'UIL, per poi agevolare la fusione con gli autonomi, acquisire con strumenti finanziari di pari entità i più disponibili fra gli attuali confederati allo scopo di rovesciare i rapporti di forza all'interno dell'attuale trimurti.
Gli scopi reali da ottenere sono:
a) restaurazione della libertà individuale, nelle fabbriche e aziende in genere per consentire l'elezione dei consigli di fabbrica, con effettive garanzie di segretezza del voto;
b) ripristinare per tale via il ruolo effettivo del sindacato di collaboratore del fenomeno produttivo in luogo di quello legittimamente assente di interlocutore in vista di decisioni politiche aziendali e governative.
Sotto tale profilo, la via della scissione e della successiva integrazione con gli autonomi sembra preferibile anche ai fini dell'incidenza positiva sulla pubblica opinione di un fenomeno clamoroso come la costituzione di un vero sindacato che agiti la bandiera della libertà di lavoro e della tutela economica dei lavoratori. Anche in termini di costo e' da prevedere un impiego di strumenti finanziari di entità inferiori all'altra ipotesi.

4) Governo Magistratura e Parlamento

a) selezionare gli uomini - anzitutto - ai quali può essere affidato il compito di promuovere la rivitalizzazione di ciascuna rispettiva parte politica (Per il PSI, ad esempio Mancini, Mariani e Craxi; per il PRI: Visentini e Bandiera; per il PSDI: Orlandi e Amidei; per la DC: Andreotti, Piccoli, Forlani, Gullotti e Bisaglia; per il PLI: Cottone e Quilleri; per la Destra Nazionale (eventualmente): Covelli);
b) in secondo luogo valutare se le attuali formazioni politiche sono in grado di avere ancora la necessaria credibilità esterna per ridiventare validi strumenti di azione politica;
c) in caso di risposta affermativa, affidare ai prescelti gli strumenti finanziari sufficienti - con i dovuti controlli - a permettere loro di acquisire il predominio nei rispettivi partiti;
d) in caso di risposta negativa usare gli strumenti finanziari stessi per l'immediata nascita di due movimenti: l'uno, sulla sinistra (a cavallo fra PSI - PSDI - PRI - Liberali di sinistra e DC di sinistra), e l'altro sulla destra (a cavallo fra DC conservatori, liberali, e democratici della Destra Nazionale). Tali movimenti dovrebbero essere fondati da altrettanti clubs promotori composti da uomini politici ed esponenti della società civile in proporzione reciproca da 1 a 3 ove i primi rappresentino l'anello di congiunzione con le attuali parti ed i secondi quello di collegamento con il mondo reale. Tutti i promotori debbono essere inattaccabili per rigore morale, capacità, onestà, e tendenzialmente disponibili per un'azione politica pragmatica, con rinuncia alle consuete e fruste chiavi ideologiche. Altrimenti il rigetto da parte della pubblica opinione e' da ritenere inevitabile.
PROGRAMMI

Per programmi si intende la scelta, in scala di priorità, delle numerose operazioni in forma di:
a) azioni di comportamento politico ed economico;
b) atti amministrativi (di Governo);
c) atti legislativi; necessari a ribaltare - in concomitanza con quelli descritti in materia di procedimenti - l'attuale tendenza di disfascimento delle istituzione e, con essa, alla disottemperanza della Costituzione i cui organi non funzionano più secondo gli schemi originali. Si tratta, in sostanza, di "registrare" - come nella stampa in tricromia - le funzioni di ciascuna istituzione e di ogni organo relativo in modo che i rispettivi confini siano esattamente delimitati e scompaiano le attuali aree di sovrapposizione da cui derivano confusione e indebolimento dello Stato.
A titolo di esempio, si considerano due fenomeni:
1) lo spostamento dei centri di potere reale dal Parlamento ai sindacati ed al Governo ai padronati multinazionali con i correlativi strumenti di azione finanziaria. Sarebbero sufficienti una buona legge sulla programmazione che rivitalizzi il CNEL e una nuova struttura dei Ministeri accompagnate da norme amministrative moderne per restituire ai naturali detentori il potere oggi perduti;
2) l'involuzione subita dalla scuola negli ultimi 10 anni quale risultante di una giusta politica di ampliamento dell'area di istruzione pubblica, non accompagnata però dalla predisposizione di corpi docenti adeguati e preparati nonché dalla programmazione dei fabbisogni in tema di occupazione.
Ne e' conseguente una forte e pericolosa disoccupazione intellettuale - con gravi deficienze invece nei settori tecnici nonché la tendenza a individuare nel titolo di studio il diritto al posto di lavoro. Discende ancora da tale stato di fatto la spinta all'egualitarismo assolto (contro la Costituzione che vuole tutelare il diritto allo studio superiore per i più meritevoli) e, con la delusione del non inserimento, il rifugio nella apatia della droga oppure nell'ideologia dell'eversione anche armata. Il rimedio consiste: nel chiudere il rubinetto del preteso automatismo: titolo di studio - posto di lavoro; nel predisporre strutture docenti valide; nel programmare, insieme al fenomeno economico, anche il relativo fabbisogno umano; infine nel restaurare il principio meritocratico imposto dalla Costituzione.
Sotto molti profili, la definizione dei programmi intersecherà temi e notazioni già contenute nel recente Messaggio del Presidente della Repubblica - indubbiamente notevole - quale diagnosi della situazione del Paese, tenendo, però, ad indicare terapie più che a formulare nuove analisi.
Detti programmi possono essere esecutivi - occorrendo - con normativa d'urgenza (decreti legge).
a) Emergenza a breve termine . Il programma urgente comprende, al pari degli altri provvedimenti istituzionali (rivolti cioè a "registrare" le istituzioni) e provvedimenti di indole economico-sociale.
a1) Ordinamento giudiziario: le modifiche più urgenti investono:
- la responsabilità civile (per colpa) dei magistrati;
- il divieto di nomina sulla stampa i magistrati comunque investiti di procedimenti giudiziari;
- la normativa per l'accesso in carriera (esami psicoattitudinali preliminari);
- la modifica delle norme in tema di facoltà libertà provvisoria in presenza dei reati di eversione - anche tentata - nei confronti dello Stato e della Costituzione, nonché di violazione delle norme sull'ordine pubblico, di rapina a mano armata, di sequestro di persona e di violenza in generale.
a2) Ordinamento del Governo
1 - legge sulla Presidenza del Consiglio e sui Ministeri (Cost. art. 95) per determinare competenze e numero (ridotto, con eliminazione o quasi dei Sottosegretari);
2 - legge sulla programmazione globale (Cost. art. 41) incentrata su un Ministero dell'economia che ingloba le attuali strutture di incentivazione (Cassa Mezz. - PPSS - Mediocredito Industria - Agricoltura), sul CNEL rivitalizzato quale punto d'incontro delle forze sociali e sindacali, imprenditoriali e culturali e su procedure d'incontro con il Parlamento e le Regioni;
3 - riforma dell'amministrazione (Cost. artt. 28 -97 - 98) fondato sulla teoria dell'atto pubblico non amministrativo, sulla netta separazione della responsabilità politica da quella amministrativa che diviene personale (istituzione dei Segretari Generali di Ministero) e sulla sostituzione del principio del silenzio-rifiuto con quello del silenzio-consenso;
4 - definizione della riserva di legge nei limiti voluti e richiesti espressamente dalla Costituzione e individuazione delle aree di normativa secondaria (regolamentare) in ispecie di quelle regionali che debbono essere obbligatoriamente limitate nell'ambito delle leggi cornice.

a3) Ordinamento del Parlamento
1) ripartizione di fatto, di competenze fra le due Camere (funzione politica alla CD e funzione economica al SR);
2) modifica (già in corso) dei rispettivi Regolamenti per ridare forza al principio del rapporto (Cost. art. 64) fra maggioranza-Governo da un lato, e opposizione, dall'altro, in luogo della attuale tendenza assemblearistica;
3) adozione del principio delle sessioni temporali in funzione di esecuzione del programma
governativo.


b) Provvedimenti economico-sociali

b1) abolizione della validità legale dei titoli di studio (per sfollare le università e dare il tempo di elaborare una seria riforma della scuola che attui i precetti della Costituzione);
b2) adozione di un orario unico nazionale di 7 ore e 30' effettive (dalle 8,30 alle 17) salvi i turni necessari per gli impianti a ritmo di 24 ore, obbligatorio per tutte le attività pubbliche e private;
b3) eliminazione delle festività infrasettimanali e dei relativi ponti (salvo 2 giugno – Natale - Capodanno e Ferragosto) da riconcedere in un forfait di 7 giorni aggiuntivi alle ferie annuali di diritto;
b4) obbligo di attuare in ogni azienda ed organo di Stato i turni di festività - anche per sorteggio - in tutti i periodi dell'anno, sia per annualizzare l'attività dell'industria turistica, sia per evitare la "sindrome estiva" che blocca le attività produttive;
b5) revisione della riforma tributaria nelle seguenti direzioni:
1 - revisione delle aliquote per i lavoratori dipendenti aggiornandole al tasso di svalutazione 1973-76;
2 - nettizzazione all'origine di tutti gli stipendi e i salari delle P.A. (onde evitare gli enormi costi delle relative partite di giro);
3 - inasprimento delle aliquote sui redditi professionali e sulle rendite;
4 - abbattimento delle aliquote per donazioni e contributi a fondazioni scientifiche e culturali riconosciute, allo scopo di sollecitare l'autofinanziamento premiando il reinvestimento del profitto;
5 - alleggerimento delle aliquote sui fondi aziendali destinati a riserve, ammortamenti, investimenti e garanzie, per sollecitare l'autofinanziamento delle aziende produttive;
6 - reciprocità fra Stato e dichiarante nell'obbligo di mutuo acquisto ai valori dichiarati ed
accertati;
b6) abolizione della nominatività dei titoli azionari per ridare fiato al mercato azionario e
sollecitare meglio l'autofinanziamento delle aziende produttive;
b7) eliminazione delle partite di giro fra aziende di Stato ed istituti finanziari di mano pubblica in sede di giro conti reciprochi che si risolvono - nel gioco degli interessi - in passività inutili dello stesso Stato;
b8) concessione di forti sgravi fiscali ai capitali stranieri per agevolare il ritorno dei capitali dall'estero;
b9) costituzione di un fondo nazionale per i servizi sociali (case - ospedali - scuole - trasporti) da alimentare con:
1 - sovraimposta IVA sui consumi voluttuari (automobili - generi di lusso)
2 - proventi dagli inasprimenti ex b5)4;
3 - finanziamenti e prestiti esteri su programma di spesa;
4 - stanziamenti appositi di bilancio per investimenti;
5 - diminuzione della spesa corrente per parziale pagamento di stipendi statali superiori a L. 7.000.000 annui con speciali buoni del Tesoro al 9% non commerciabili per due anni. Tale fondo va destinato a finanziare un programma biennale di spesa per almeno 10.000 miliardi.
Le riforme di struttura relative vanno rinviate a dopo che sia stata assicurata la disponibilità dei fabbricati, essendo ridicolo riformare le gestioni in assenza di validi strumenti (si ricordino i guasti della riforma sanitaria di alcuni anni or sono che si risolvette nella creazione di 36.000 nuovi posti di consigliere di amministrazione e nella correlativa lottizzazione partitica in luogo di creare altri posti letto) Per quanto concerne la realizzabilità del piano edilizio in presenza della caotica legislazione esistente, sarà necessaria una legge che imponga alle Regioni programmi urgenti straordinari con termini brevissimi surrogabili dall'intervento diretto dello Stato; per quanto si riferisce in particolare all'edilizia abitativa, il ricorso al sistema dei comprensori obbligatori sul modello svedese ed al sistema francese dei mutui individuali agevolati sembra il metodo migliore per rilanciare questo settore che e' da considerare il volano della ripresa economica;
b10) aumentare la redditività del risparmio postale elevando il tasso al 7%;
b11) concedere incentivi prioritari ai settori:
I - turistico
II - trasporti marittimi
III - agricolo specializzato (primizie zootecnia)
IV - energetico convenzionale e futuribile (nucleare - geotermico - solare)
V - industria chimica fine e metalmeccanica specializzata di trasformazione; in modo da
sollecitare investimenti in settori ad alto tasso di mano d'opera ed apportatori di valuta;
b12) sospendere tutte le licenze ed i relativi incentivi per impianti di raffinazione primaria del petrolio e di produzione siderurgica pesante.

c) Pregiudiziale e' che oggi ogni attività secondo quanto sub a) e b) trovi protagonista e gestore un Governo deciso ad essere non già autoritario bensì soltanto autorevole e deciso a fare rispettare le leggi esistenti. Così e' evidente che le forze dell'ordine possono essere mobilitate per ripulire il paese dai teppisti ordinari e pseudo politici e dalle relative centrali direttive soltanto alla condizione che la Magistratura li processi e condanni rapidamente inviandoli in carceri ove scontino la pena senza fomentare nuove rivolte o condurre una vita comoda. Sotto tale profilo, sembra necessario che alle forze di P.S. sia restituita la facoltà di interrogatorio d'urgenza degli arrestati in presenza dei reati di eversione e tentata eversione dell'ordinamento, nonché di violenza e resistenza alle forze dell'ordine, di violazione della legge sull'ordine pubblico, di sequestro di persona, di rapina a mano armata e di violenza in generale.

d) Altro punto chiave è l'immediata costituzione di una agenzia per il coordinamento della stampa locale (da acquisire con operazioni successive nel tempo) e della TV via cavo da impiantare a catena in modo da controllare la pubblica opinione media nel vivo del Paese. E' inoltre opportuno acquisire uno o due periodici da contrapporre a Panorama, Espresso, Europeo sulla formula viva "Settimanale".


MEDIO E LUNGO TERMINE

Nel presupposto dell'attuazione di un programma a breve termine come sopra definito, rimane da tratteggiare per sommi capi un programma a medio e lungo termine con l'avvertenza che mentre per quanto riguarda i problemi istituzionali è possibile fin d'ora formulare ipotesi concrete, in materia di interventi economico-sociali, salvo per quel che attiene pochissimi grandi temi, è necessario rinviare nel tempo l'elencazione di problemi e relativi rimedi.
a) Provvedimenti istituzionali
a1) Ordinamento Giudiziario
I - unità del Pubblico Ministero (a norma della Costituzione - articoli 107 e 112 ove il P.M. e' distinto dai giudici);
II - responsabilità del Guardasigilli verso il Parlamento sull'operato del P.M. (modifica costituzionale);
III - istruzione pubblica dei processi nella dialettica fra pubblica accusa e difesa di fronte ai giudici giudicanti, con abolizione di ogni segreto istruttorio con i relativi e connessi pericoli ed eliminando le attuali due fasi di istruzione;
IV - riforma del Consiglio Superiore della Magistratura che deve essere responsabile verso il Parlamento (modifica costituzionale);
V - riforma dell'ordinamento giudiziario per ristabilire criteri di selezione per merito delle promozioni dei magistrati, imporre limiti di età per le funzioni di accusa, separare le carriere requirente e giudicante, ridurre a giudicante la funzione pretorile;
VI - esperimento di elezione di magistrati (Costit. art. 106) fra avvocati con 25 anni di funzioni in possesso di particolari requisiti morali;
a2) Ordinamento del Governo
I - modifica della Costituzione per stabilire che il Presidente del Consiglio e' eletto dalla Camera all'inizio di ogni legislatura e può essere rovesciato soltanto attraverso le elezioni del successore;
II - modifica della Costituzione per stabilire che i Ministri perdono la qualità di parlamentari;
III - revisione della legge sulla contabilità dello Stato e di quella sul bilancio dello Stato (per modificarne la natura da competenza in cassa);
IV - revisione della legge sulla finanza locale per stabilire - previo consolidamento del debito attuale degli enti locali da riassorbire in 50 anni - che Regioni e Comuni possono spendere al di là delle sovvenzioni statali soltanto i proventi di emissioni di obbligazioni di scopo (esenti da imposte e detraibili) e cioè relative ad opere pubbliche da finanziare, secondo il modello USA. Altrimenti il concetto di autonomia diviene di sola libertà di spesa basata sui debiti;
V - riforma della legge comunale e provinciale per sopprimere le province e ridefinire i compiti dei Comuni dettando nuove norme sui controlli finanziari;
a3) Ordinamento del Parlamento
I - nuove leggi elettorali, per la Camera, di tipo misto (uninominale e proporzionale secondo il modello tedesco) riducendo il numero dei deputati a 450 e, per il Senato, di rappresentanza di secondo grado, regionale, degli interessi economici, sociali e culturali, diminuendo a 250 il numero dei senatori ed elevando da 5 a 25 quello dei senatori a vita di nomina presidenziale, con aumento delle categorie relative (ex parlamentari - ex magistrati - ex funzionari e imprenditori pubblici - ex militari ecc.);
II - modifica della Costituzione per dare alla Camera preminenza politica (nomina del Primo Ministro) ed alla Senato preponderanza economica (esame del bilancio);
III - stabilire norme per effettuare in uno stesso giorno ogni 4 anni le elezioni nazionali, regionali e comunali (modifica costituzionale);
IV - stabilire che i decreti-legge sono inemendabili;
a4) Ordinamento di altri organi istituzionali
I - Corte Costituzionale: sancire l'incompatibilità successiva dei giudici a cariche elettive in enti pubblici; sancire il divieto di sentenze cosiddette attive (che trasformano la Corte in organo legislativo di fatto);
II - Presidente della Repubblica: ridurre a 5 anni il mandato, sancire l'ineleggibilità ed eliminare il semestre bianco (modifica costituzionale);
III - Regioni: modifica della Costituzione per ridurre il numero e determinarne i confini secondo criteri geoeconomici più che storici. Provvedimenti economico sociali.
b1) Nuova legislazione antiurbanesimo subordinando il diritto di residenza alla dimostrazione di possedere un posto di lavoro e un reddito sufficiente (per evitare che saltino le finanze dei grandi Comuni);
b2) Nuova legislazione urbanistica favorendo le città satelliti e trasformando la scienza urbanistica da edilizia in scienza dei trasporti veloci suburbani;
b3) nuova legislazione sulla stampa in senso protettivo della dignità del cittadino (sul modello inglese) e stabilendo l'obbligo di pubblicare ogni anno i bilanci nonché le retribuzioni dei giornalisti;
b4) unificazione di tutti gli istituti ed enti previdenziali ed assistenziali in un unico ente di sicurezza sociale da gestire con formule di tipo assicurativo allo scopo di ridurre i costi attuali;
b5) disciplinare e moralizzare il settore pensionistico stabilendo: il divieto del pagamento di pensioni prima dei 60 anni salvo casi di riconosciuta inabilità; il controllo rigido sulle pensioni di invalidità; l'eliminazione del fenomeno del cumulo di più pensioni;
b6) dare attuazione agli articoli 39 e 40 della Costituzione regolando la vita dei sindacati limitando il diritto di sciopero nel senso di:
I - introdurre l'obbligo di preavviso dopo aver spedito il concordato;
II - escludere i servizi pubblici essenziali (trasporti; dogane; ospedali e cliniche; imposte; pubbliche amministrazioni in genere) ovvero garantirne il corretto svolgimento;
III - limitare il diritto di sciopero alle causali economiche ed assicurare comunque la libertà di lavoro;
b7) nuova legislazione sulla partecipazione dei lavoratori alla proprietà azionaria delle imprese e sulla gestione (modello tedesco);
b8) nuova legislazione sull'assetto del territorio (ecologia, difesa del suolo, disciplina delle acque, rimboscamento, insediamenti umani);
b9) legislazione antimonopolio (modello USA);
b10) nuova legislazione bancaria (modello francese);
b11) riforma della scuola (selezione meritocratica - borse di studio ai non abbienti - scuole di Stato normale e politecnica sul modello francese);
b12) riforma ospedaliera e sanitaria sul modello tedesco.
c) Stampa - Abolire tutte le provvidenze agevolative dirette a sanare bilanci deficitari con onere del pubblico erario ed abolire il monopolio RAI-TV.
ORGANIGRAMMA


ECONOMIA E FINANZA

Governatore Banca d'Italia
Direttore Generale B.ca It.
Presidente IRI (e finanziarie dipendenti)
Dir. Gen. - "
Presidente ENI (e finanziarie dipendenti)
Dir. Gen. "
Presidente e Dir. Gen. Enti di gestione PP.SS. (EGAM-EFIM- Cinema - Terme)
Presidente Cassa Mezzog
Dir. Gen. "
Presidente IMI
Dir. Gen. "
Presidente Mediobanca
Dir. Gen. "
Presidente Mediocredito Centrale
Dir. Gen. "
Presidente ICIPU
Dir. Gen. "
Presidente INA
Dir. Gen. "
Presidente INPS
Dir. Gen. "
Presidente INAM
Dir. Gen. "
Presidente INADEL
Dir. Gen. "




MAGISTRATURA

Primo Pres. Corte Cass.

Proc. Gener. " "

Avv. Gerer. " "

Pres. C.A.

Proc. Gen. C.A.

Pres. Trib.

Proc. Repubbl.

Cons. Istrutt. Bologna di:

Roma

Venezia

Torino

Milano

Firenze

Napoli

Bari

Catanzaro

Palermo



PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Presidente Consiglio di Stato
Presidente Corte dei Conti
Procuratore Generale Corte dei Conti
Ragioniere generale dello Stato
Segretario Generale Ministero Affari Esteri
Segretario Generale Programmazione
Capo della Polizia
Direttore Generale FF.SS
Direttore Generale PP.TT
Direttore Generale ANAS
Direttore Generale Tesoro
Direttore Generale II.DD.
Direttore Generale II. Indiri.
Direttore Generale UTE
Direttore Generale fonti d'energia
Direttore Generale produzione industriale
Direttore Generale produzione industriale
Direttore Generale valute
Direttori Generali istruzione (elementare secondaria 1° grado superiore tecnica professionale universitaria)


CORPI MILITARI

Capo S.M. Difesa
Capo S.M. Esercito
Capo S.M. Marina
Capo S.M. Aeronautica
Com.te Arma CC.
Capo S.M. Guardia Fin.
Com ti Regioni Territoriali Eserc
Com.ti Zone Aeree
Com.ti Dipartim. Mil. Maritt.
Com.te Guardie PS
Com.te Guardie Forestali
Com.te Guardie Carcerarie
Com.te Sid.

Bhopal, la strage impunita

da "il manifesto" 9 giugno 2010

Bhopal, la strage impunita
Lo stabilimento chimico dell'Ucil - Union Carbide India Ltd - a Bhopal rilasciò, nella notte tra il 2 e il 3 dicembre 1984, 40 tonnellate di gas tossici, soprattutto isocianato di metile. Nei primi giorni morirono 6.000 persone. Molti ebbero gravi conseguenze, persero la vista, si ammalarono di cancro, di malattie respiratorie e neurologiche. Le conseguenze colpirono i figli delle madri incinte e i figli dei figli. Dopo un quarto di secolo, ieri, la prima sentenza di un tribunale indiano. Sette amministratori dell'Ucil di allora, tutti indiani, sono stati condannati a due anni di carcere e al pagamento di 100.000 rupie, duemila euro o poco più.


Anche Ucil è stata condannata a pagare 500.000 rupie. I condannati potranno appellarsi e la nuova fase processuale potrebbe durare anni. Qualche centinaio di attivisti ha manifestato il proprio scandalo per una sentenza tanto mite.
Uno dei condannati è Keshub Mahindra. Questi è il presidente dell'industria di autoveicoli e macchine movimento terra Mahindra&Mahindra, tra le prime dieci imprese dell'India con un fatturato di oltre 6 miliardi di dollari. Mahindra si è laureato alla Wharton University della Pennsylvania, ed è notoriamente «un filantropo che indirizza con efficacia fondi al settore sociale....Oggi egli è un'icona, un entusiasmante leader negli affari.....». Questo almeno si può leggere nel sito aziendale di Mahindra. Potrà mai un uomo siffatto finire in carcere? Non potrà. L'intero sistema capitalistico indiano si sentirebbe manomesso.
Il disastro di Bhopal era previsto, era inevitabile. Qualche mese prima, il 21 giugno 1984, la direzione aziendale aveva interrotto il raffreddamento dell'impianto che produceva il gas velenoso, che poi serviva da base per qualche concime. Il risparmio ottenuto era di ben 39 dollari al giorno. Quello stesso giorno il sindacato, cui i padroni dell'Ucil aveva detto in molti modi di non fare tante storie, dichiarò che «Bhopal giaceva alla bocca di un vulcano». Oggi, passati 25 anni, il vulcano continua a eruttare veleni, a uccidere. Nessuno, neppure il filantropo Mahindra, ha cercato di risanare l'area dell'Ucil che contamina acqua, aria, terra, là dove sopravvivono - dire vivono è troppo - migliaia di persone, le più povere e disperate della città.
Anni dopo quel disastro, nel 1989, Union Carbide ha pagato 470 milioni al governo indiano. Alla gente di Bhopal sono arrivati pochi spiccioli. Union Carbide non si è più ripresa e nel giro di altri 10 anni è finita in mano al concorrente, Dow Chemical. Quest'ultimo ha avuto buon gioco nel dire che del disastro non sapeva niente e quindi non era in grado di liberare Bhopal dai liquami velenosi. Comunque, ha ripetuto, non era affar suo.
Storie di ieri, storie indiane, storie del quarto mondo, delle colonie, del capitalismo. Oggi l'attualità parla di Bp, un'altra multinazionale e della sua macchia nera nel Golfo del Messico. Qui, nel mondo dei ricchi, il 20 aprile di quest'anno, la perdita di petrolio è cominciata perché la piattaforma galleggiante presa in affitto costava mezzo milione di dollari al giorno e non si poteva aspettare un altro giorno, il tempo necessario per le misure di sicurezza, già minori di quelle obbligatorie in altri mari, sempre per la fretta di guadagno e la smania di sfuggire, da veri petrolieri da film, ai controlli pubblici. I morti nell'incendio sono stati undici, non undicimila, ma il principio del profitto e del disprezzo per le vite degli altri è uguale. Bhopal non ha insegnato niente.

Guglielmo Ragozzino

lunedì 7 giugno 2010

Piccoli silenzi ideali

Bello questo articolo.
Comunque, sarebbe già buona cosa che ad esempio a Brescia la zonizzazione acustica non fosse una farsa: il rumore dell'Alfa Acciai è continuo, giorno e notte 365 giorni l'anno, e "allieta" un quartiere di 17.000 abitanti tanto che talvolta non si sa se sta piovendo o meno.
E rilancio inoltre l'idea che vengano creati vagoni ferroviari liberi da cellulari, così che la gente può ricominciare finalmente a leggere o a dormire.
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Piccoli silenzi ideali
Un libro made in Usa, l'ultimo cd di Capossela, il passo di un gatto che si avvicina, la performance della Abramovic... Vedi alla voce «cercare un senso in un mondo di rumore».
Se non fosse per prof e maestre che ancora intimano «Silenzio!» in classe, non c'è più nessuno che abbassi la manopola del volume per noi, e il rumore è diventato un'entità nemica, astratta, manipolata, estranea. Emergenza sanitaria.
Produciamo suoni per schermarne altri; per proteggerci ci escludiamo dalla percezione dell'esterno. Orfani coscienti di giorno dell'equilibrio tra rumore e quiete, anche mentre dormiamo i lampi di traffico e complici fanno salire pressione, stress, battiti cardiaci. Ma se ricominciassimo ad ascoltare il mondo, forse imporremmo un altro suono. È ora di cambiare la nostra dieta acustica.

Per una somma di ragioni commerciali, ambientali e culturali, ci ritroviamo indifesi in una vita di rumori non decisi da noi. In attesa che questa catastrofe ambientale venga presa sul serio dalle alte sfere (municipali, europee), il silenzio e la sua necessità sembrano riaffiorare nelle nostre giornate: in modo ancora imperfetto, casuale, disorganizzato. Ma il suo tornare a farci visita e ad attrarci è l'inizio di una rivoluzione.
Dietro un muro di auto in coda, un uomo di mezza età seduto sull'unica panchina, sotto l'unico albero di una piazza, lavora al computer protetto da cuffie gigantesche; le stesse che sottopongono a rischi seri roller, ciclisti, "podoni" (meglio l'originale podestrians), che s'immettono nel traffico senza guardare né sentire. In alto, queste nevrotiche nuvole di maggio ricordano come la grande Nube islandese (vera prof di una volta) sia stata accolta da molti come un silenziatore universale.
A una sorta di momentaneo e spiazzante impatto zero sonoro, richiamano tutte queste domeniche primaverili cittadine di maratone, corse, pedalate; anche se forse la più efficace e consolatoria è stata la giornata di silenzio preelettorale di marzo. Aumentano i momentanei e spesso dì facciata ritiri in convento o i guerrieri slow motion di tai chi nei parchi.
Scendo le scale mobili, consapevole che a Milano si è da poco tenuta la prima udienza in Italia che metta sotto accusa non solo le metropolitane milanesi per il fragore dei convogli (in un tratto la linea 3 supera i brutali 111 decibel), ma anche la proiezione di filmati pubblicitari a squarciagola sulle banchine di attesa. Il silenzio, o almeno un'umanistica assenza di rumori, ci colpisce in profondità. Centinaia di "visitatori" dell'installazione vivente di Marina Abramovic al Moma, The Artist is Present, non hanno retto al suo mutismo incarnato e si sono commossi, come si vede nelle foto di Marco Anelli (www.marinaabramovicmademecry.tumblr.com).
Penso che The Road, il film appena uscito e tratto dal celebrato romanzo di McCarthy ferisca più per l'afonia materiale di tutto quello che non esiste o funziona più che per le tragedie umane e ambientali.
Il nuovo romanzo di Don DeLillo, Point Omega, è il libro più zitto mai scritto: descrive il tentativo di un anziano stratega militare e di un giovane regista di isolarsi nel più ampio spazio possibile, un deserto senza punti all'orizzonte, per sfuggire all'implacabile countdown nelle città, di comunicazione, trasporti, lavoro, luogo dove il tempo è stato scippato alla natura e embedded nell'artificiale. L'omega è la fine della coscienza umana, «un salto fuori dalla biologia»: seduti su un porticato davanti alla sabbia crepuscolare, non dicono nulla che vada ascoltato.
Che senso hanno le dormienti ghost tracks sempre più presenti nei dischi? (Nell'ultimo di Capossela - Da solo - il gap sonoro tra gli ultimi due brani, dura sette minuti e diciannove secondi. Qualcosa risponde il suo brano inedito, "Porto rancore al silenzio", che si trova in rete).
Qual è, tra le cose umilianti, lo scopo dell'acufene, quel fischio all'orecchio, sempre più diffuso, inspiegabile, refrattario alle cure? È un filtro, un ammortizzatore tra il fruscio di fondo dei pensieri, quando questi diventano troppo confusi, e quello esterno che spesso sembra volerci divorare? Meglio un sibilo che le pubblicità ripetute ossessivamente dagli schermi delle stazioni: il treno non arriva, il messaggio ripetutamente sì?
La cultura è evoluzione verso il silenzio, come diceva all'inizio del Novecento l'attivista antirumore Theodor Lessing? Speriamo non soltanto, ma decenni di passività rispetto alla colonna sonora della vita ci hanno fatto scordare che la pace non è tanto assenza dì disturbi quanto capacità di distinguere tra stimoli importanti e no; è una reazione calma al mondo. L'anno prossimo l'iPod compie dieci anni: la ragione del suo successo forse l'averci restituito un flusso continuo di esperienza contro tutte le discontinuità fastidiose a cui siamo sottoposti in luoghi e non luoghi. (Il prezzo è l'isolamento e il rischio della sordità). Nato per l'ascolto, è diventato lo strumento per non sentire.
Non avrei visto con chiarezza questi pensieri che pur mi accompagnano da sempre (basta il ritiro notturno del vetro sottocasa - il mio punto omega acustico), se non avessi letto un'inchiesta spartiacque (sta al rumore come il libro Se niente importa di Jonathan Safran Foer al consumo di carne): In Pursuit of Silence di George Prochnik, scrittore e giornalista di Brooklyn. Il sottotitolo spiega meglio lo scopo dell'indagine che non è quella di individuare il silenzio assoluto (indefinibile e semmai vincolato a religione, meditazione, isolamento e morte), ma Cercare un senso in un mondo di rumore. Prochnik spiega che «alla base della ricerca c'è il fatto che ho sempre avuto grande affinità con il silenzio. Forse per la mia passione per la lettura. Invecchiando mi sono accorto che ce n'è sempre meno a disposizione e ho voluto capire se era così, o stavo solo diventando un vecchio rompiballe. Non parlo della pace per pochi, di penthouse perfettamente isolate, di terme, viaggi o ritiri spirituali: parlo del silenzio democratico, quello in cui crescono i bambini e tutte le persone di una città come New York. Ho cercato di capire se ci sono le premesse per un nuovo atteggiamento, dove le persone vogliano di nuovo ascoltare l'altro e il mondo.
Mi sono accorto che oggi stiamo tutti cercando di proteggerci da un ambiente ad alto volume e che con la sua aggressività ci trasforma in individui isolati e spaventati.
Ma ascoltare è condizione dell'empatia. Mentre il rumore è una delle cause dirette dì quest'epoca di distrazione costante e di iperstimolazione. Stiamo diventando creature costruite di rumore: cercare sempre più stimoli riduce la nostra capacità di sentire».
Nella sua ricerca di «quell'equilibrio di suono e pace che ottimizza la nostra percezione sensoriale», l'autore ha incontrato astronauti che delle loro passeggiate nel vuoto ricordano un silenzio descrivibile soltanto come una vista potenziata.
Ha scoperto quanto il silenzio sia stato l'aiuto fondamentale per i fanti impegnati in Iraq (la legge per sopravvivere è: stop look listen smeli, e di notte niente è più prezioso dell'udito). Dalla scienza ha imparato che una delle armi brutali di Hitler era la frequenza della sua voce: un valore costante di 228 vibrazioni, prossimo alle 220 della rabbia, è molto convincente.
L'evento per noi sinonimo di caos fragoroso, il big bang dell'universo, è stato invece un momento di pace estrema, perché l'espansione iniziale era il risultato armonioso di un omogeneo rilascio di energia.
Prochnik si è documentato sui 45mila infarti causati ogni anno negli Stati Uniti dalla "musica" del traffico e sui 67 milioni di europei esposti allo stesso rischio.
Un dato: secondo la World Health Organization i rischi per la salute derivanti dal frastuono del traffico superano del 40% quelli provocati dall'inquinamento. «È evidente che c'è un collegamento tra il deficit di attenzione dei bambini e il loro crescere tra giochi urlanti, televisione, lettori mp3, strade rumorose, negozi, ristoranti, centri commerciali, negozi, ristoranti sempre loud. È come se facessero una dieta di anfetamine sonore». Luoghi e quasi luoghi della nostra vita sono passati dall'uso di una musica di sottofondo a una vera e propria colonna sonora continua, invadente, creata per definire l'atmosfera del luogo e spingere al consumo e sbattuta in faccia al cliente. Da una parte c'è una società come la DMX di Austin (spiega Prochnik) che costruisce per clienti di ogni genere e dì tutto il mondo la loro identità sonora (o branding acustico). Nel caso di Abercrombie & Fitch il messaggio è: chi entra qui è come se fosse uscito di casa per andare a un vero e proprio party (il buio dei negozi fa il resto). Dall'altra il nostro udito che è in sé un sistema dì amplificazione (retaggio di quando i nostri antenati mammiferi dipendevano dalle loro orecchie per sopravvivere tra un predatore e l'altro). La nostra sensibilità è diventata per noi fragilità.
Il rumore di fondo avvilisce anche a colpi di banalità e ripetizione. L'equazione situazione etnica canzone etnica è ottenebrante. Quanto quella cultura-musica fighetta. Perché dovrei comprare più libri se ripassano ancora i Gotan Project? Solo il genio di Bob Marley riesce a proteggere ancora "No Woman No Cry" dal suo sfruttamento indemoniato (manca solo negli ospedali). Una regia inconsulta, a furia di mandarlo in onda nelle sale d'attesa di ogni tipo, ha trasformato un brano piacevole come "Smooth Operator" di Sade in un incubo molliccio. Se la musica spaventosa antefilm nei cinema sembra in estinzione, cenare anche in un ristorante di lusso senza un'orrida colonna sonora - come ha scritto Peter Jon Lindberg in Bad Music in Public Spaces - è sempre più difficile. "The Lady in Red" all'inizio di un menù degustazione di nove portate lo ha gettato nella disperazione. Una versione orchestrale di Mandy ha fatto il resto.
«Per milioni di persone il silenzio non ha nessun significato - dice Prochnik -, dobbiamo tornare a un equilibrio sonoro». Come? Azioni ci sono. Dai comitati di quartiere ai difensori dei consumatori, all'Unione Europea, che nel 2002 ha varato la European Noise Directory (END): stabilisce massimi di decibel accettabili e ha dato incarico ai paesi di tracciare mappe del rumore, partendo dalle città con più di 250mila abitanti.
Ritardi a parte, «lo scopo di queste misure è difendere politicamente il silenzio andando contro chi crea rumore, quando ciò che servirebbe è creare spazi di silenzio». È giusto abbassare il volume, ma non basta. A dover essere preservato non è solo il sonno necessario per ritrovarsi freschi per il lavoro. Si rischia di sfrondare il rumore umano (anticipando la chiusura dei locali), permettendo però a quello meccanico, artificiale, pubblicitario di continuare indisturbato. «Più che partire dalla mappatura del rumore, è necessario fare passi concreti di riduzione e di miglioramento dell'ambiente sonoro (soundscape): costruire barriere sonore, ridirigere il traffico, creare parchi "tascabili", usare gli effetti benefici dell'acqua. Dato che il silenzio di cui abbiamo bisogno è più che altro un variegato insieme di suoni da riscoprire, penso che il miglior intervento sia quello di architetti, urbanisti e altri professionisti per la creazione di soundscapes diversi, come ho visto fare in Scandinavia. Basterebbe creare spazi pubblici che non abbiano né musica né traffico».
Per prendere coscienza del nostro menù acustico, si può cominciare da un elenco di rumori insostenibili e silenzi ideali. Per i secondi, la definizione dell'autore è: «La condizione in cui io possa sia sentire la ricchezza dei suoni attorno a me sia seguire a fondo i miei pensieri. Per crearmi un piccolo spazio di quiete vado a passeggiare ogni giorno in un parco di New York». Mi permetto di abbozzare una breve lista parziale di altri silenzi urbani tascabili: quello delle cabine armadio, dell'accappatoio dopo la doccia, dei parcheggi di notte, dei passaggi a livello chiusi, dita sulle mappe, gatti che si avvicinano... Il fine rumore forse più gradito: quando l'allarme giù per strada si spegne e quei cinque secondi in cui prima non ci credi poi sai che è vero.
di Michele Neri, D Repubblica delle donne 5 GIUGNO 2010

domenica 6 giugno 2010

Il premier e l' evasione fiscale

Repubblica — 03 giugno 2010
NELLA sua breve e "inappellabile" telefonata a Ballarò dell' altro ieri, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha fornito agli italiani due importanti "notizie".
La prima in risposta ad una osservazione effettivamente sollevata in studio da chi scrive. «È UNA menzogna che io abbia fornito qualunque forma di giustificazione morale ai fenomeni di evasione fiscale».
La seconda replicando ad un' accusa che invece nessuno gli aveva mosso: «Non ho mai evaso le tasse, né io né le mie aziende». Rispetto a queste affermazioni, e affidandosi esclusivamente ai fatti oggettivi della cronaca di questi anni, è utile ripercorrere tutto ciò che è realmente accaduto. Senza giudizi. Senza commenti. Ma attingendo semplicemente alle parole pronunciate dal premier, ai processi nei quali è stato ed è tuttora coinvolto, e ai condoni varati dai governi che ha presieduto.


LE PAROLE
1) Autunno del 2000: Berlusconi è il leader dell' opposizione. Il 15 ottobre è a Milano, e interviene alla festa di Alleanza Nazionale, partner di Forza Italia nella nascente Casa delle Libertà. Ai militanti dell' allora alleato di ferro Gianfranco Fini, il Cavaliere dice, testualmente: «Non ne può più neanche il mio dentista, che paga il 63% di tasse. Ma oltre il 50%è già una rapina... Non volete che non ci si ingegni? E' legittima difesa...».
2) Inverno 2004: Berlusconi è presidente del Consiglio, ha rivinto le elezioni per la seconda volta. In una conferenza stampa a Palazzo Chigi, risponde alla domanda di un cronista e dichiara, testualmente: «Le tasse sono giuste se arrivano al 33%, se vanno oltre il 50 allora è morale evaderle».
3) Autunno 2004: Berlusconi, sempre capo del governo, interviene alla cerimonia annuale della Guardia di Finanza e, dal palco, arringa così le Fiamme Gialle, impegnate nella lotta agli evasori: «Voi agite con grande equilibrio e rispetto dei cittadini, nei confronti di chi si vuole sottrarre a un obbligo che qualche volta si avverte come eccessivo. C' è una norma di diritto naturale che dice che se lo Stato ti chiede un terzo di quello che con tanta fatica hai guadagnato ti sembra una richiesta giusta e glielo dai in cambio dei servizi che lo Stato ti offre. Ma se lo Stato ti chiede di più, o molto di più, c' è una sopraffazione nei tuoi confronti: e allora ti ingegni per trovare sistemi elusivi che senti in sintonia con il tuo intimo sentimento di moralità, che non ti fanno sentire colpevole...».
4) Primavera 2008: Berlusconi è in piena campagna elettorale, dopo la caduta del governo Prodi. Il 2 aprile interviene all' assemblea annuale dell' Ance, l' Associazione nazionale dei costruttori. E afferma quanto segue: «Se lo Stato ti chiede un terzo di quanto guadagni, allora la tassazione ti appare una cosa giusta, ma se ti chiede il 50-60% ti sembra una cosa indebita e ti senti anche un po' giustificato a mettere in atto procedure di elusione e, a volte, anche di evasione. Noi abbiamo un' elusione fiscale record giustificata da aliquote troppo elevate...».
5) Autunno 2008: Berlusconi ha stravinto, per la terza volta, le elezioni. Il 4 ottobre, di nuovo in conferenza stampa a Palazzo Chigi (immortalato dalle telecamere dei tg delle tre reti Rai) sostiene: «Se io lavoro, faccio tanti sacrifici... Se lo Stato poi mi chiede il 33% di quello che ho guadagnato sento che è una richiesta corretta in cambio dei servizi che lo Stato mi da. Ma se mi chiede il 50% sento che è una richiesta scorretta e mi sento moralmente autorizzato ad evadere, per quanto posso, questa richiesta dello Stato...».

I PROCESSI Insieme alle parole, ci sono gli atti che Berlusconi compie e ha compiuto in questi anni. Prima di tutto come privato cittadino e come imprenditore che guida un impero mediatico, industriale e finanziario. Un ruolo che lo ha esposto a numerosi processi, per comportamenti illeciti che configurano altrettante evasioni tributarie. Qui rilevano solo i principali procedimenti con ricadute fiscali, dunque, e non anche quelli per reati penali di altro genere (come ad esempio il processo per il Lodo Mondadori, per corruzione, o il processo Mills, per corruzione in atti giudiziari, anche questi per altro "risolti" grazie alle leggi ad personam varate nel frattempo dallo stesso governo Berlusconi, come il Lodo Alfano prima, il legittimo impedimento poi).

1) Tangenti alla Guardia di Finanza: Berlusconi è accusato di averne pagate per evitare controlli fiscali su quattro sue società, Mediolanum, Mondadori, Videotime e Telepiù. In primo grado viene condannato a 2 anni e 9 mesi. In appello i magistrati applicano le attenuanti generiche, e quindi scatta la prescrizione. Cioè l' imputato ha commesso il reato, ma per il giudice è scaduto il tempo utile alla condanna.
2) All Iberian 1: Berlusconiè accusato di aver pagato tangenti per 21 miliardi a Bettino Craxi. Viene condannato in primo grado a 2 anni e 4 mesi. In appello, ancora una volta, scatta la prescrizione.
3) All Iberian 2 e 3: in questi altri due filoni di questo processo Berlusconi è accusato di falso in bilancio, con costituzione di fondi neri per 1000 miliardi di vecchie lire, ed evasione delle relative imposte, attraverso quello che i periti tecnici della Kpmg e i pm di Milano definiscono il "Group B very discreet" della Fininvest, cioè il «presunto comparto estero riservato» della finanziaria del Cavaliere. Viene assolto perché «il reato non sussiste più»: nel frattempo, alla fine del 2002, il suo governo ha approvato la legge che depenalizza il falso in bilancio e i reati societari.
4) Medusa Cinema: Berlusconi è accusato di illecito nell' acquisto della società cinematografica, per 10 miliardi non iscrittia bilancio. Condannato in primo grado a 1 anno e 4 mesi, viene assolto in appello, ancora una volta con la formula della prescrizione. Il reato c' è, ma i termini per la condanna sono scaduti.
5) Diritti televisivi Mediaset: Berlusconi è accusato dai pm di Milano per appropriazione indebita e frode fiscale per 13,3 milioni di euro. La procura ha chiesto il rinvio a giudizio, ma il processo è stato sospeso, prima per effetto del Lodo Alfano (dichiarato successivamente incostituzionale dalla Consulta), e ora per l' intervento della legge sul legittimo impedimento.

I CONDONI C' è infine una sfera "pubblica", che riguarda le decisioni che il Cavaliere ha assunto come capo del governo, nella lotta contro gli evasori fiscali e nella "disciplina" di casi che, sotto questo profilo, hanno riguardato direttamente lui stesso o le sue aziende.

1) Nella primavera 1994 Berlusconi "scende in campo" e vince le sue prime elezioni. E' l' epifania della Seconda Repubblica. Per festeggiarla, il governo vara il suo primo condono fiscale: frutta ben 6,4 miliardi di euro. Forte di questo trionfo, lo stesso governo vara anche il suo primo condono edilizio, che porta nelle casse del fisco 2,5 miliardi. Seguiranno altre cinque sanatorie, nel corso delle successive legislature guidate dal Cavaliere: nel 2003 nuovo condono fiscale di Tremonti, per 19,3 miliardi, insieme il primo scudo fiscale per il rientro dei capitali all' estero da 2 miliardi, poi nel 2004 nuovo condono edilizio di Lunardi da 3,1 miliardi, e infine tra il 2009 e il 2010 l' ennesimo scudo fiscale, appena concluso, e con un rimpatrio di capitali previsto in oltre 100 miliardi di euro. L' infinita clemenza verso chi non paga le tasse, praticata in questi sedici anni, non è servita a stroncare il fenomeno dell' evasione, anzi l' ha alimentato.
2) Dei condoni hanno beneficiato milioni di italiani. Ma ha beneficiato anche il premier e il suo gruppo. Dopo la Finanziaria del ' 93 che introduce il secondo condono tombale, rispondendo ad un articolo di Repubblica che anticipava la sua intenzione di beneficiare della sanatoria, Berlusconi fa una promessa solenne durante la conferenza stampa di fine d' anno: «Vi assicuro che né io né le mie aziende usufruiremo del condono». Si scoprirà poi che Mediaset farà il condono per 197 milioni di tasse evase, versandone al fisco appena 35, e lo stesso farà il Cavaliere per i suoi redditi personali, risolvendo il suo contenzioso da 301 milioni di euro pagando all' Agenzia delle Entrate appena 1.800 euro.
3) Condono peri i coimputati: con decreto legge 143 del giugno 2003, presunta «interpretazione autentica» del condono di quell' anno, il governo infila tra i beneficiari anche coloro che «hanno concorso a commettere i reati», pur non avendo firmato dichiarazioni fraudolente. Ennesima formula ad personam: consente di salvare i 9 coimputati del premier nel processo per falso in bilancio.
4) Condono di Villa Certosa: Il tribunale di Tempio Pausania indaga da tempo sugli abusi edilizi commessi nella ristrutturazione della residenza sarda del premier. Con decreto del 6 maggio 2004 il governo attribuisce a Villa Certosa la qualifica di «sede alternativa di massima sicurezza per l' incolumità del presidente del Consiglio». Nel 2004, con la legge 208, il condono edilizio dell' anno precedente viene esteso anche alle cosiddette «zone protette». Villa Certosa, nel frattempo, lo è appunto diventata. La Idra, società che gestisce il patrimonio immobiliare del premier, presenta subito dieci richieste di condono, e chiude così il contenzioso con il fisco. Versamento finale nelle casse dell' Erario: 300 mila euro. E amici come prima.

m. giannini@repubblica. it - MASSIMO GIANNINI



Italia nucleare - missionari saveriani

La bella rivista "Missione Oggi" edita a Brescia dai Missionari Saveriani ha pubblicato, nel numero di marzo, un bell'inserto contro il ritorno del nucleare.
Articoli a a cura di Marino Ruzzenenti, Giorgio Nebbia, Fabio Corazzina.

Concerti nelle antiche contrade, nei borghi della Valle Imagna

Concerti nelle antiche contrade, nei borghi della Valle Imagna, nei piccoli paesi che dominano la Valle. L'estate, in Valle Imagna, avrà il sottofondo della musica classica. Per la prima volta undici paesi della Valle Imagna – e precisamente Bedulita, Berbenno, Brumano, Capizzone, Corna Imagna, Costa Valle
Imagna, Fuipiano Valle Imagna, Locatello, Rota d’Imagna, Sant’Omobono Terme e Valsecca – diventeranno il palcoscenico di concerti di musica classica
.
Suoni e voci in Valle Imagna” – questo il titolo della prima rassegna promossa da Comunità Montana Valle Imagna, Centro Studi Valle Imagna, Ecomuseo Valle Imagna e dalle associazioni Bergamo Chitarra, Quintetto delle Orobie ed Eventi d’art - porterà in Valle da domenica 6 giugno a sabato 28 agosto ben 17 concerti nelle contrade e nei borghi storici con l’intento di offrire agli abitanti della valle ma anche ai turisti un percorso musical-narrativo che valorizzi le contrade caratteristiche.
Questa prima edizione si svilupperà così su un ciclo di concerti di musica classica per lo più del XIX secolo, alternata a letture di interviste che raccontano la vita in quei borghi prima della grande trasformazione degli anni ‘60. Prima dei concerti verrà raccontata un po’ di storia – sia architettonica che paesaggistica - di ogni contrada.
Verrà eseguita musica rinascimentale con il liuto (Anna Compagnoni domenica 8 agosto) e strumenti non più in uso come la pandora, ma anche musica jazz e il folclore quindi l’attenzione alla tradizione della chitarra bergamasca, alla fisarmonica ed il “sivlì”, tipico flautino bergamasco a 3 fori recentemente rimesso in produzione secondo le antiche tecniche artigiane.
Ad ospitare il primo concerto sarà Bedulita domenica 6 giugno, alle 19.30 con Natalya Chesnova alla fisarmonica, accompagnata alla chitarra, eseguirà musica folk est-europea. I  concerti di giugno prevedono poi l'esibizione di Valoti Quartett che sabato 19 giugno a Fuipiano Valle Imagna, proporrà trascrizioni di brani di musica classica e colonne sonore. Mercoledì 23 giugno a Berbenno, Giacomo Parimbelli, fondatore dell’associazione Bergamo Chitarra, suonerà musiche dal ‘500 al ‘900. A Capizzone, sabato 26 giugno, il pubblico avrà l’occasione di sentire il baghet e il sivlòt (due strumenti della tradizione popolare bergamasca). Il primo appuntamento di luglio offrirà l’interpretazione del Colombi-Viscardi duo: un Soprano accompagnata da chitarra per un concerto con le più famose arie d’opera e musica spagnola.


sabato 5 giugno 2010

la contromanovra di sbilanciamoci!

La contromanovra di Sbilanciamoci! 2011-2012
30 MILIARDI CONTRO LA CRISI Le proposte della campagna Sbilanciamoci!


La campagna Sbilanciamoci! presenta la sua contromanovra, alternativa a quella che il governo sta varando. Il giudizio sulla proposta del governo è negativo. La manovra è inadeguata sia nel far fronte all’emergenza della spesa pubblica che la crisi delle ultime settimane ha evidenziato con forza, sia nel rilanciare l’economia e il lavoro, sia nel far fronte all’emergenza sociale (disoccupazione, redditi, consumi, eccetera) sempre più evidente e allarmante.


La manovra taglia oltre 12 miliardi a enti locali e regioni: questo implicherà meno servizi sociali per i cittadini o aumento delle tariffe per usufruirne. Pesante la riduzione delle spese per la sanità: circa 1,5 miliardi nel biennio. Il governo spera di trovare altri 5 miliardi da un nuovo condono edilizio che è l’ennesimo premio a chi viola la legge, agli evasori, a chi rovina l’ambiente.
È una manovra iniqua, che colpisce i lavoratori e i cittadini e non colpisce la ricchezza e gli speculatori.
Di fronte all’attacco speculativo che i mercati finanziari hanno portato all’euro e ai titoli del debito pubblico dei paesi europei più indebitati -come l’Italia - un intervento sui conti pubblici è necessario, con una ridu-
zione della spesa e del debito. Ma questo non può essere l’unico strumento della politica economica italiana ed europea: servono nuove regole che ridimensionino la finanza e la speculazione; nuovi strumenti di politica fiscale europea che sostengano la domanda e l’occupazione; una politica per l’economia reale che orienti la produzione verso uno sviluppo sostenibile sul piano ambientale e sociale.
Il governo italiano ha la pesante responsabilità di avere per tanti mesi sottovalutato la crisi; di avere diffuso inutile ottimismo; di essersi attardato in un immobilismo irresponsabile; di essersi affidato in modo inerziale alle speranze di uscita dalla crisi nella ripresa dell’economia mondiale. Il governo ha assistito passivamente alla crescita della disoccupazione, alla caduta dei redditi, all’aumento progressivo del malessere sociale in ogni parte del paese.
Con misure come lo scudo fiscale e, ancora prima, con la cancellazione di alcune misure legate ai controlli su pagamenti e dichiarazioni fiscali (come la tracciabilità dei pagamenti), il governo ha contribuito a causare la crescita di una nuova evasione fiscale, alla quale ora si vorrebbero opporre misure di contrasto che o sono quelle cancellate appena due anni fa o sono inefficaci in quanto pure petizioni di principio. E il nuovo condono
edilizio rappresenta una contraddizione clamorosa rispetto a questi intendimenti.
Da una parte la manovra proposta da Tremonti è viziata, come in passato d’altronde, da operazioni virtuali (perché rivolte al futuro o perché mere operazioni contabili) di spesa pubblica e di marketing (come le minime riduzioni degli stipendi dei membri del governo) e dall’altra è caratterizzata dai tagli ai servizi dei cittadini e dalla salvaguardia dei privilegi acquisisti in questi anni degli speculatori e dei detentori dei redditi più alti.
In questa situazione di emergenza economica, ridurre la spesa pubblica è possibile, ma intervenendo sulle spese sbagliate come la spesa militare, le grandi opere, gli sprechi. Allo stesso tempo la spesa pubblica deve offrire protezione sociale per disoccupati e precari, pensionati al minimo, inoccupati. Servono investimenti nel rilancio dell’economia: nelle energie pulite, nella infrastrutturazione sociale di base del paese, nell’innovazione e nella ricerca, nel welfare.
Serve investire nella difesa dei diritti sociali, della coesione sociale e in un modello di sviluppo diverso, di qualità e sostenibile.
Queste in sintesi le proposte della campagna Sbilanciamoci!

TAGLI ALLA SPESA PUBBLICA Ridurre le spese militari, cancellare le grandi opere

Proponiamo tagli alla spesa pubblica in cinque direzioni: a) riduzione del 20% della spesa militare (risparmio di 4 miliardi), b) cancellazione dei sussidi alle scuole private (risparmio di 700 milioni a partire dal 2012), c) cancellazione dei finanziamenti al Ponte sullo Stretto e ad altre grandi opere (risparmio di 1 miliardo e 700 milioni), d) chiusura dei CIE (risparmio di 240 milioni), e) avvio del passaggio della Pubblica Amministrazione all’Open Source (risparmio di 1 miliardo dal 2011).

LEGALITA’ E GIUSTIZIA FISCALE Tassare i patrimoni e le rendite
Le proposte della campagna Sbilanciamoci! si articolano in quattro punti: a) tassazione delle rendite dal 12,5% al 23% (entrate previste: 5 miliardi); b) varo di una tassa patrimoniale sui patrimoni superiori ai 500mila euro (10 miliardi e 500 milioni di entrate); c) accentuazione della progressività per gli scaglioni più alti di reddito (1 miliardo e 100 milioni di euro di entrate), d) varo della carbon tax (1 miliardo e 300 milioni di euro di entrate in due anni).

DIVIDENDO DIGITALE
All’asta le frequenze liberate dal digitale terrestre
Si tratta di mettere all’asta le frequenze liberate dal passaggio al digitale terrestre, come hanno fatto altri paesi (Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Francia). La relativa asta in Germania si è conclusa con un incasso di 4,5miliardi di euro e si presuppone che lo stesso possa succedere in Italia, dove invece le frequenze vengono regalate.
LAVORO E REDDITI Ammortizzatori sociali, fiscal drag, pensioni
La campagna propone l’allargamento delle misure di protezione sociale già previste per i lavoratori a tempo indeterminato a tutti i lavoratori a tempo determinato e a tutti i precari (spesa: circa 4 miliardi e 500 milioni di euro). Inoltre per difendere il potere d’acquisto e salvaguardare i redditi più bassi si propone di far recuperare il fiscal drag ai lavoratori dipendenti, di prevedere la 14ma per le pensioni sotto i 1000 euro lordi e di ripristinare il Reddito minimo di inserimento (spesa: 5 miliardi). Il costo complessivo di queste misure è di circa 9,5 miliardi euro.
SVILUPPO E IMPRESE Fotovoltaico, piccole opere, innovazione
Si propone di stanziare 4miliardi di euro fino al 2012 per sostenere le produzioni e i consumi legati all”economia verde” (fotovoltaico, mobilità sostenibile, ecoefficienza delle produzioni, eccetera), 1 miliardo nell’innovazione e nella ricerca e 1 miliardo e 500 milioni di euro per sostenere la realizzazione delle piccole opere (sicurezza delle scuole, riassetto idrogeologico, miglioramento del sistema idrico, eccetera) di cui il nostro paese ha bisogno: tutte misure che possono creare posti di lavoro, nuove imprese e una riconversione ecologica e sociale dell’economia.

WELFARE
Asili, fondo non autosufficienza,diritto allo studio
In un momento di grave crisi bisogna rafforzare le misure di protezione e i servizi sociali. Per questo proponiamo adeguati stanziamenti per gli asili nido pubblici (1 miliardo di euro), l’istituzione dei Liveas (Livelli essen-
ziali di assistenza) e il rafforzamento del Fondo per la non autosufficienza e per la Scuola e l’Università (1 miliardo e 300 milioni per aumentare l’offerta formativa e il diritto allo studio). Si propone di stanziare anche 240 milioni di euro per l’accoglienza e l’integrazione degli immigrati e per la cooperazione allo sviluppo.

RIDUZIONE DEL DEBITO Colpendo i patrimoni e non i redditi
La campagna Sbilanciamoci! propone altresì di destinare 10 miliardi ottenuti dalla manovra per la riduzione del debito. Questo consente di iniziare a ridurre un debito pubblico arrivato al 120% del Pil, preso di mira dalla speculazione finanziaria. Ma è essenziale che la riduzione del debito non sia pagata da una riduzione dei redditi (che farebbe peggiorare ulteriormente il rapporto debito/Pil), ma da interventi che sottraggano risorse ai patrimoni che si sono gonfiati in questi decenni di speculazione finanziaria e immobiliare, che colpiscano la rendita e che inizino a riorientare il sistema fiscale verso la tassazione delle emissioni inquinanti e delle risorse non rinnovabili.
Le misure da noi proposte sono realizzabili da subito.
Vanno nella direzione di colpire privilegi e diseguaglianze, di difendere il lavoro e la buona economia, di salvaguardare i diritti e la coesione sociale, di investire - di fronte a una crisi gravissima - in un nuovo modello di sviluppo che punti su produzioni e consumi di qualità, sostenibili, che rispondano ai bisogni delle persone e permettano di creare nuove imprese e posti di lavoro.
Chiediamo inoltre che il Governo Italiano si impegni nelle sedi internazionali, in Europa e presso il prossimo G20, a sostenere le proposte della Cancelliera Merkel nei confronti dei mercati finanziari e in particolare per l’adozione anche solo in area Euro di una Tassa sulle Transazioni Finanziarie (www.zerozerocinque.it) che porterebbe all’UE introiti per oltre 130 miliardi di euro. L’attuale manovra è in buona parte dovuta al timore di attacchi speculativi da parte di quegli stessi mercati finanziari che
hanno generato l’attuale crisi economica globale. È urgente che le azioni dei mercati vengano regolamentate, che la speculazione finanziaria sia fortemente ridimensionata e che gli operatori finanziari paghino il loro contributo in quanto beneficiari di ingentissimi profitti e in quanto responsabili della crisi.
La manovra di Tremonti guarda al passato, salvaguarda i privilegi e impoverisce del paese.
Sbilanciamoci! chiede di costruire un’Italia capace di futuro, fondata sui diritti, la pace e l’ambiente, in grado di uscire dalla crisi con un nuovo modello di sviluppo.

per maggiori info: www.sbilanciamoci.org