mercoledì 16 gennaio 2008

la spazzatura in germania

IL sole 24 ore di sabato 5 gennaio pubblica un articolo relativo alla spazzatura napoletana che viene smaltita a Helmstedt, un paesino di 25mila abitanti in Bassa Sassonia.
Mentre in Italia nessuno vuole prendersi la responsabilità di smaltire i rifiuti nel proprio territorio, e ci sono manifestazioni di piazza dovunque, più o meno spontanee, in Germania sembra non ci siano problemi.
Mi domando:
è perchè i tedeschi sono stupidi?
oppure, la polizia è "molto convincente"?
oppure, hanno trovato il sistema di fare un sacco di soldi sulle inefficienze degli altri?

domenica 13 gennaio 2008

il bisogno del sacro

Interessante provocazione di Roger Scruton: che arriva a citare René Girard: la religione è causa della violenza, o la sua soluzione? l'ossessione religiosa nei confronti della sesualità: la religione è la causa, o un tentativo di risolverla?

venerdì 11 gennaio 2008

rifiuti: la necessità aguzza l'ingegno

La solidarietà, sincera o "pelosa" nell'accogliere i rifiuti campani non mi trova d'accordo. I rifiuti della Campania devono essere smaltiti in Campania. Se non si è spinti dalla necessità, se si riesce a gettare i problemi sulle spalle di qualcun altro, se l'immondizia si getta "via", cioè lontano dagli occhi in un posto lontano quale può essere un altro Paese del terzo mondo (c'è anche qualche idiota che ha proposto di lanciare i rifiuti nello spazio...), allora non ci sarà mai lo stimolo a RIDURRE i rifiuti. Dico ridurre, perchè il "rifiuto zero" è una bella utopia e comporta un impegno ed un lavoro che sono difficilmente proponibili nella società moderna.
E tanto per andare sul pratico, solo per iniziare: quanti padri di famiglia sono disposti a smettere di utilizzare i fazzoletti di carta usa e getta , per tornare a soffiarsi il naso in quelli di stoffa? Ovviamente, questo comporta che sia lo stesso interessato a lavarsi e scaccolarsi il fazzoletto, troppo facile scaricare lo "sporco lavoro" su mogli e mamme...
Quante mamme sono disposte a passare dal pannolino usa e getta all'utilizzo di panni riciclabili tipo il "popolino"?
Fulco Pratesi, tempo fa proponeva alle "massaie" di non utilizzare detersivi inquinanti e panni usa e getta e tornare all'"olio di gomito". Quante "massaie" hanno seguito il suo consiglio e quante lo hanno "mandato a quel paese"?
E non mi si venga a dire che è colpa solo dello "Stato"...in una società come quella campana, dove tutti sanno tutto di tutti, in un modo o nell'altro faceva comodo dire "non so , non ho visto, se c'ero dormivo". E' cosa nota che burocrazie, mafia e camorra, da un certo punto di vista, creano occupazione. Chiudere gli occhi e turarsi il naso spesso fa comodo, c'è sempre un parente da piazzare in qualche ente. I camion che venivano dal nord per scaricare rifiuti tossici, non erano fantasmi. Le discariche abusive, tutti le conoscevano.
Sono contrario alla solidarietà delle varie regioni, nello smaltire i rifiuti campani, perchè questo comporta, come si vede in Sardegna, la rivolta delle popolazioni coinvolte, più o meno "spontanee"...
E' più giusto, come ha proposto il governo, trovare PIU' LUOGHI in Campania dove stoccare il materiale, in attesa di soluzioni definitive da trovare ALL'INTERNO DEI TERRITORI INTERESSATI.
E premiare anche tutti quei 150 Comuni che, in Campania, già si sbattono per differenziare i rifiuti.
Tutti si ribellano perchè non vogliono assumersi la propria parte di responsabilità: ma se la spazzatura fosse inviata in qualche Paese del terzo mondo accolto da qualche dittatura accondiscendente, avremmo risolto giustamente il problema?

giovedì 10 gennaio 2008

rifiuti: monnezza bipartisan

Sulla situazione campana ci hanno giocato in molti, c'era gente oggi favorevole alle "soluzione tecnologiche" pronta a fare i capipopolo a fini elettorali: da leggere l'articolo di Sebastiano Messina su Repubblica di mercoledi 9 gennaio....

rifiuti: disimballiamoci...a napoli e non solo

Per cominciare a risolvere il problema dei rifiuti, a partire dal napoletano, partiamo con una iniziativa pratica, educativa e a costo zero per il cittadino: riproponiamo una campagna "disimballiamoci" permanente.
Nel 2000 Legambiente aveva organizzato varie iniziative per invitare i cittadini che fanno la spesa - in particolare nei supermarket, ma può essere fatto dovunque - a "disimballare" subito dopo le casse tutto ciò che si è acquistato e lasciare lì l'imballaggio inutile. Doveva pensarci poi il supermercato/negoziante a smaltire correttamente l'imballaggio. E a questo punto può essere utile anche per il negoziante prevedere distributori alla spina di detersivo, dentifrici senza scatole inutili, e via discorrendo.
E' giunto il momento di ottenere qualche successo concreto nel campo della riduzione dei rifiuti a monte. Senza una seria politica di prevenzione sarà impossibile avviarsi verso una gestione corretta del ciclo dei rifiuti.
maggiori info su come era stata organizzata l'iniziativa: http://www.legambiente.eu/documenti/2000/disimballiamoci2000.php

lunedì 7 gennaio 2008

Alcuni vaccini devono rimanere obbligatori

Riporto la lettera a "repubblica" di Guglielmo Gargara Firenze pubblicata il 3 gennaio 2008.

Concordo con lui: sono convinto che uno dei più grandi problemi che potremo trovarci ad affrontare sarà il pericolo di vecchie (e nuove malattie) derivanti dalla mobilità derivante da migrazioni e turismo e dai cambiamenti climatici.


greg

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"Ho letto su «Repubblica» che nel­la Regione Veneto in via speri­mentale le vaccinazioni obbliga­torie vengono abolite, in nome delle libera scelta dei genitori.

La libertà di non vaccinare in «tutti i casi» il proprio figlio può essere in alcuni casi una limita­zione della libertà degli altri.

Ho insegnato «Microbiologia» alla facoltà di medicina di Firenze dal 1950 al 1998. Ho sempre avuto nelle mie lezioni e nei miei scritti un occhio di riguardo per la epi­demiologia delle malattie infetti­ve. Ebbene, la vaccinazione per le malattie a contagio interumano serve per proteggere non solo il singolo individuo, ma soprattutto per bloccare la diffusione dell'a­gente infettivo e quindi protegge­re la comunità, pertanto deve es­sere obbligatoria ed a cura dello Stato, mentre quella per malattie a contagio non interumano pro­tegge il singolo individuo e deve essere lasciata alla libera scelta.

Prendo due esempi: la vaccina­zione anti-poliomielite protegge la comunità ed ha portato alla scomparsa, o quasi, della malat­tia, proprio perché obbligatoria, mentre la vaccinazione contro il tetano, che non è a trasmissione interumana, protegge i singoli in­dividui e non blocca l'infezione, pertanto può essere lasciata a li­bera scelta."

domenica 6 gennaio 2008

sabato 5 gennaio 2008

Il telefonino: da usare con molta cautela!

Francia, nota del ministero ai genitori "Non comprate cellulari ai bambini"

PARIGI - Il ministero della Sanità francese ha deciso di applicare il principio precauzionale all'uso dei cellulari, soprattutto per quanto riguarda i bambini. Gli studi sulle possibili conseguenza negative sulla salute dovute all'uso prolungato dei telefonini sono ancora contrastanti, ma nel dubbio le autorità parigine hanno deciso di diffondere comunque una nota con cui si consiglia ai genitori di non dotare i propri bambini di cellulare. Un invito quanto mai opportuno, spiegano dal ministero, tenendo conto della diffusione crescente di modelli pensati e prodotti appositamente per i i più piccoli.

Il "Ministere de la Santè, de la Jeuness et des Sports", ammette che non ci sono certezze scientifiche per poter affermare che l'uso dei telefonini comporta dei rischi per la salute. Uno studio del 2006 sostiene anzi che l'esposizione alle radiazioni dei cellulari non ha effetti nocivi. Ma visto che altre ricerche mettono in dubbio questa certezza, indicando come molto probabile un qualche danno soprattutto con l'uso intenso e prolungato (oltre dieci anni), le autorità hanno preferito eccedere in prudenza.

"Bisognerebbe usare il telefono cellulare con giudizio - spiega il ministero - evitando le chiamate quando la ricezione è imperfetta o durante viaggi ad alta velocità, e infine tenere il cellulare lontano dalle aree sensibili del corpo", raccomandando "l'uso dell'auricolare". Anche perché, si fa notare, i bambini, in piena fase dello sviluppo, potrebbero essere più sensibili ad eventuali danni per l'esposizione alle radiofrequenze dei cellulari, senza contare che, come è noto, "i più piccoli non sono in grado di limitare il proprio uso del telefonino".

(La Repubblica, 4 gennaio 2008)

Io continuo a pensare che con i cellulari ci si cuoce il cervello, e tra vent'anni ne patiremo tutti le conseguenze. Sia io che mia moglie abbiamo un fastidio fisco, dopo un paio di minuti di telefonata. Usiamolo il meno possibile, per comunicare e non per conversare.

risparmio energetico a Brescia

Con la nuova normativa (d.lgs 311/2007) i nuovi fabbricati devono-e possono- consumare veramente poco!

L'intervento sperimentale BIRD a Sanpolino - Brescia (52 alloggi per anziani) molto probabilmente NON verrà allacciato alla rete del teleriscaldamento perchè con iperisolamento - geotermia e fotovoltaico si riescono a rendere i fabbricati autosufficienti con emissioni zero. Complimenti agli ingegneri.